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Lenovo perfeziona l'acquisizione della divisione server x86 di IBM

Written By Unknown on Senin, 29 September 2014 | 23.45

Lenovo e IBM annunciano di essere pronte a perfezionare l'operazione di acquisizione della divisione server x86 di IBM da parte di Lenovo: l'approvazione della autorità per la garanzia del mercato consentirà alle due realtà di poter concludere l'accordo il prossimo 1 ottobre 2014, con Lenovo che diventerà il terzo player nel mercato globale dei server x86, il cui valore è di 42,3 miliardi di dollari.

Il prezzo d'acquisto ammonta a 2,3 miliardi di dollari, di cui circa 1,8 miliardi in contanti e circa 280 milioni in azioni Lenovo. L'operazione ha soddisfatto tutte le condizioni normative e le necessarie approvazioni da parte del Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS), della Commissione Europea e del Ministero del Commercio Cinese.

Dopo la chiusura dell'acquisizione, Lenovo avrà il 100% del business IBM x86 e un numero significativo di dipendenti IBM passeranno in Lenovo a partire dal primo ottobre. Tuttavia, a causa del gran numero di paesi e di processi coinvolti in tutto il mondo, e al fine di garantire un'integrazione fluida, il passaggio dei dipendenti e delle attività commerciali nell'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) avverrà nel corso dei prossimi mesi, prima della fine dell'anno fiscale (entro fine marzo 2015).

Le soluzioni System x, BladeCenter e Flex System – sia blade server che switch -, i sistemi integrati Flex su piattaforma x86, i server NeXtScale e iDataPlex e relativo software, blade networking e le attività di manutenzione rientreranno sotto l'egida di Lenovo, mentre i mainframe System z, i Power Systems, Storage Systems, i server Flex basati su Power e le appliance PureApplication e PureData saranno mantenuti da IBM.

Yang Yuanqing, Presidente e CEO di Lenovo, ha commentato: "Con la chiusura dell'acquisizione x86, Lenovo amplia il proprio business in ambito hardware e servizi a livello globale, posizionandosi fin da subito al terzo posto nel mercato mondiale dei server. La nostra priorità oggi è quella di garantire un'integrazione fluida e una transizione ottimale per i clienti. Grazie da un lato alla presenza mondiale, all'efficienza e all'eccellenza operativa di Lenovo e dall'altro alla grandissima qualità, innovazione e fornitura di servizi di IBM, avremo certamente un vantaggio competitivo che ci porterà a una crescita redditizia e alla posizione di leader nel mercato enterprise mondiale".

Le due realtà hanno inoltre siglato un'alleanza strategica secondo la quale Lenovo rivenderà i prodotti selezionati dalla linea storage e software di IBM, tra cui ad esempio la famiglia di prodotti Storage Storwize sia entry level che midrange, i prodotti Linear Tape Open (LTO), gli storage array IBM Flash ed elementi del portafoglio software di sistema IBM, tra cui Smart Cloud, General Parallel File System e soluzioni Platform Computing. IBM continuerà inoltre a fornire la manutenzione ai clienti per conto di Lenovo per un lungo periodo di tempo, in modo che la fase di transizione per i clienti sia fluida e senza cambiamenti per i servizi di manutenzione.

Il team mondiale della divisione server IBM x86 sarà inserito all'interno dell'Enterprise Business Group di Lenovo. Adalio Sanchez, attualmente a capo della divisione server x86 in IBM, manterrà la sua posizione in Lenovo in qualità di Sr. VP della divisione Enterprise Systems, riportando a Gerry Smith, executive VP di Lenovo e Presidente dell'Enterprise Business Group e dell'area geografica delle Americhe.


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Calibre

scheda aggiornata 2 ore fa

Con Calibre è possibile gestire la propria libreria digitale convertendo i libri in vari formati e trasferendoli sul proprio ebook reader.Oltre a questa funzionalità Calibre permette di scaricare articoli o news provenienti da svariate fonti di informazione rendendoli fruibili sul proprio dispositivo mobile.
Qui di seguito le note di rilascio diffuse dallo sviluppatore:

  • New Features:
  • Edit Book: A new tool to filter style information (Tools->Filter style information). Useful to easily remove some CSS properties from the entire book.
  • DOCX Input: Add support for cross references. Cross references that are used to insert hyperlinks are now converted into hyperlinks in the output document. Features to insert paragraph/page numbers are not supported.
  • Add support for viewing kepub files in the calibre viewer, by treating them as plain epub files
  • Edit book: In the Insert Link tool show a few words of text alongside the location anchor name, to make it easier to know what a location is
  • Manage user dictionaries: Allow copying all selected words by right clicking them and choosing 'Copy to clipboard'.
  • Content server: Make .ibook format files available in OPDS feeds
  • Edit book: Allow copying the list of errors from the Check Book tool to the clipboard by right clicking on the list of errors
  • Book polishing: If the books being polished have an ORIGINAL_EPUB/AZW3 format, warn the user that polishing will use it as the source and ask for confirmation.

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Google impone regole più restrittive su Android sulle app pre-installate

Android è senza alcun dubbio la piattaforma mobile di maggiore successo per smartphone e tablet, con guadagni, tuttavia, tutto sommato modesti rispetto ad altri competitor del settore. Google ha da sempre puntato sulla vendita dei servizi presenti al suo interno, piuttosto che sulle unità piazzate in commercio ed è proprio per questo che starebbe inasprendo le restrizioni imposte ai produttori terzi di dispositivi Android.

Le novità, almeno secondo The Information, hanno l'obiettivo di generare maggiori proventi dalla divisione mobile, sfruttando l'enorme successo di Android. Fra le nuove regole troviamo l'aumento del numero di applicazioni pre-installate sul dispositivo, che passano da 9 fino ad un massimo di 20. Google imporrà limiti sul posizionamento e ordinamento sulla schermata Home sia delle app che della barra di ricerca Google.

La società di Mountain View continuerà a dare anche la possibilità di scegliere una versione di Android privata dei servizi proprietari, come ad esempio quella presente sui dispositivi Amazon e Nokia, tuttavia questi non avranno accesso a risorse preziose per l'ecosistema, come Google Play Store e alcune fra le Google Apps più importanti. I nuovi accordi, secondo la fonte, saranno ancora più restrittivi con le società che vorranno condividere i proventi delle ricerche e di Google Play.

Al momento non sappiamo quando queste novità prenderanno effettivamente piede. The Information cita "documenti confidenziali" rivolti a "decine di produttori", fra cui Samsung, Huawei e HTC, i quali avrebbero potuto già attuare delle modifiche nei ruolini di marcia per i prossimi smartphone. Le nuove informazioni arrivano inoltre a poche settimane dal rilascio dell'atteso Android L, la versione 5.0 del sistema operativo mobile di Mountain View.


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Fastweb promette la fibra ottica in oltre 100 città entro il 2016

Fastweb estenderà la propria rete NGN (Next Generation Network) al 27% della popolazione italiana entro la fine del 2016. Questo sarà possibile grazie al successo del piano FTTC (Fiber to the Cabinet) avviato da Fastweb nel 2013, ancora in fase di completamento, con il quale ha fatto registrare un totale di oltre 150 mila clienti attivi.

Entro il 2016, quindi, circa 7,5 milioni di famiglie italiane avranno la possibilità di accedere alle reti a banda ultraveloce messe a disposizione da Fastweb, capaci di trasferire dati in download fino un massimo di 100 Mbps. La società propone la sua fibra anche in FTTH (Fiber to the Home), a prestazioni naturalmente più contenute.

L'operatore alternativo italiano ha fatto sapere di aver raggiunto il target di copertura in FTTC fissato per la fine del 2014, pari a 3,5 milioni di potenziali clienti, grazie all'installazione di oltre 13.000 nuovi armadi di strada (cabinet). Complessivamente, il 20% del mercato italiano è coperto da una rete Fastweb se consideriamo sia l'infrastruttura FTTC che quella FTTH.

Ad oggi Fastweb vanta una velocità media di oltre 70Mbps per il 70% dei clienti attivi su rete FTTC, con il 90% che possono navigare a velocità superiori a 50Mbps (in download). Si tratta di un quadro che coinvolge esclusivamente aree estremamente urbanizzate dell'Italia, e non crediamo naturalmente che le zone meno centrali saranno influenzate dai nuovi piani della società. Lo scorso giugno abbiamo riportato i dati di Akamai sullo stato di Internet nel mondo, con risultati nel complesso parecchio deludenti per il nostro Paese.

Entro il 2016, Fastweb si aspetta di essere in grado di coprire con reti FTTC circa 5,5 milioni di famiglie, fra le 7,5 milioni citate poco sopra, a cui si aggiungeranno le restanti 2 milioni che verranno coperte con infrastrutture FTTH.


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Lian-Li mostra tre nuovi protitipi di case con base metallica e superfici trasparenti

Lian-Li ha mostrato alcune immagini relative a concept di case per PC particolarmente interessanti, sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. Disponibili in tre versioni differenti in dimensioni, i prototipi si basano sullo stesso concept, con una struttura metallica e un'intera paratia, e oltre, in materiale plastico trasparente.


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Interessante notare come in tutte le versioni, grazie ad una riser card PCI-Express X16, sia possibile accomodare una scheda video di dimensioni non troppo generose. Nelle immagini vengono mostrati tre sistemi interamente assemblati nei case, tuttavia è evidente come le soluzioni di Lian-Li non offrano troppe opzioni per il ricircolo dell'aria, né la possibilità di installare sistemi a liquido all-in-one.

Lian-Li PC-05, PC-06 e PC-07 possono essere utilizzati sia come tower, in posizione verticale, che "sdraiati" in orizzontale sulla scrivania. In quest'ultimo caso è possibile utilizzare il sistema anche con la paratia laterale rimossa, in modo tale da utilizzarlo come sistema open-air. I case supportano alimentatori ATX, drive ottici slim e due bay per dischi da 3,5 o 2,5".


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È evidente che Lian-Li sta cercando di portare avanti un concetto di case particolarmente aggressivo e, in quanto tale, anche potenzialmente pericoloso dal punto di vista commerciale. Il produttore cinese sta cercando i primi riscontri per capire se sarà un bene portarne avanti lo sviluppo e venderli in larga scala sul mercato, o se cassare definitivamente l'idea. A nostro avviso sarebbe davvero un peccato.


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Asus GeForce GTX 970 Strix: Maxwell alla seconda prova

Dopo aver analizzato l'architettura Maxwell e le caratteristiche tecniche e prestazionali della scheda video NVIDIA GeForce GTX 980, nuova proposta top di gamma dell'azienda americana, rivolgiamo la nostra attenzione al modello GeForce GTX 970. Si tratta della seconda scheda basata su GPU GM204, caratterizzata da un numero di stream processors inferiore rispetto a quanto implementato in GeForce GTX 980 senza tuttavia differenze per quanto riguarda il comparto memoria. E' questa una scheda sulla carta molto interessante, proposta da NVIDIA quale alternativa alla scheda GeForce GTX 770 basata su GPU GK104 e posizionata sul mercato al prezzo ufficiale di 337,00€ IV inclusa.

Per la scheda GeForce GTX 970 NVIDIA ha scelto di non sviluppare un proprio reference design, così come avvenuto per il modello GeForce GTX 980, ma di lasciare ampia libertà ai partner AIB di sviluppare proprie soluzioni che si differenziano dalle specifiche reference sia per le frequenze di clock sia per il sistema di raffreddamento adottato. Nel nostro caso la prima scheda giunta in redazione è il modello Asus GTX 970 Strix, soluzione che come possiamo vedere dalla tabella sottostante vanta un overclock di serie per la GPU.

Modello

GeForce GTX 980 GeForce GTX 780Ti GeForce GTX 780 GeForce GTX 970 Asus GTX 970
Strix
GeForce GTX 770 Radeon R9 290X Radeon R9 290
GPU GM204 GK110 GK110 GM204 GM204 GK104 Hawaii Hawaii
CUDA cores 2.048 2.880 2.304 1.664 1.664 1.536 2.816 2.560
clock GPU 1.126 MHz 875 MHz 863 MHz 1.050MHz 1.114MHz 1.046 MHz - -
boost clock GPU 1.216 MHz 928 MHz 900 MHz 1.178 MHz 1.253 MHz 1.085 MHz 1.000 MHz 947 MHz
ROPs 64 48 48 64 64 32 64 64
TMU 128 240 192 104 104 128 176 160
clock memoria 7.008 MHz 7.008 MHz 6.008 MHz 7.008 MHz 7.008 MHz 7.008 MHz 5.000 MHz 5.000 MHz
dotazione memoria 4 Gbytes 3 Gbytes 3 Gbytes 4 Gbytes 4 Gbytes 2-4 Gbytes 4 Gbytes 4 Gbytes
bandwidth memoria 224 GB/s 336 GB/s 288 GB/s 224 GB/s 224 GB/s 224 GB/s 320 GB/s 320 GB/s
bus memoria 256bit 384bit 384bit 256bit 256bit 256bit 512 bit 512 bit
alimentazione 6pin+6pin 8pin+6pin 8pin+6pin 6pin+6pin 8pin 8pin+6pin 8pin+6pin 8pin+6pin

Con le specifiche di default la scheda GeForce GTX 970 si differenzia da GeForce GTX 980 per il numero di stream processors, che passa da 2.048 a 1.664: tra le due implementazioni cambia il numero di SMM o Maxwell Streaming Multiprocessor che è pari a 16 per GTX 980 e scende a 14 in GTX 970. Lievi differenze anche per le frequenze di clock base e boost, mentre le TMU diminuiscono da 128 a 104 proprio in virtù della riduzione nel numero di SMM.

Nulla cambia, come già evidenziato, per quanto riguarda il versante memoria video: troviamo 4 Gbytes di memoria GDDR5 con bus da 256bit di ampiezza e frequenza di clock effettiva di 7 GHz per entrambe le schede. L'implementazione di Asus vede un overclock della GPU, con un incremento di poco superiore al 6% tanto per la frequenza di base clock come per quella boost

scheda_asus.jpg (70447 bytes)

La scheda è caratterizzata dal sistema di raffreddamento DirectCU II, che abbina un dissipatore di calore particolarmente voluminoso con heatpipes da 10 millimetri a due ventole altrettanto grandi. Asus indica come 0dB fan technology una caratteristica peculiare di questa scheda, comune alle altre proposte Strix: quella di attivare la rotazione delle ventole solo quando la temperatura della GPU raggiunge una temperatura predefinita. In questo modo la scheda opera senza generare rumore quando il sistema non è impegnato in elaborazioni 3D, o più in generale non si richiede alla GPU di eseguire calcoli particolarmente complessi.

A differenza del reference design sviluppato da NVIDIA per la scheda GeForce GTX 980 Asus ha scelto di integrare nella propria scheda GTX 980 Strix due connettori DVI, affiancati da uno HDMI e uno Display Port: questo approccio ricalca di fatto quanto tipicamente visto sulle schede video di fascia alta immesse sul mercato negli ultimi anni. Altra peculiarità di questa scheda è la presenza di un singolo connettore di alimentazione a 8 pin, contro i due connettori a 6 pin visti nelle altre schede basate su GPU GM204. In termini di alimentazione nulla cambia, in quanto sono sempre 150 i Watt che vengono forniti in questo modo alla scheda, ma dal punto di vista della compatibilità bisogna assicurarsi che il proprio alimentatore sia dotato di un connettore a 8 pin in quanto Asus non fornisce in dotazione degli adattatori.

A completare le caratteristiche tecniche di questa scheda segnaliamo la circuiteria di alimentazione DIGI+ VRM, del tipo a 6 fasi, capace secondo Asus di un comportamento migliore rispetto al reference design NVIDIA sia in termini di riduzione del rumore di funzionamento sia dell'efficienza di alimentazione. Grazie al tool GPU Tweak sviluppato da Asus è inoltre possibile modificare le specifiche di funzionamento della scheda direttamente dal sistema operativo, oltre che monitorarne i differenti parametri di funzionamento.


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Globalfoundries prossima all'acquisizione della divisione semiconduttori di IBM

Globalfoundries ed IBM sono da tempo impegnate in vari confronti che vedono sul tavolo la cessione da parte di IBM dell'unità di produzione dei semiconduttori e la conseguente acquisizione di essa da parte di GlobalFoundries. Qualche mese le due realtà giunsero ad un punto di stallo, data l'impossibilità di trovare un consenso sul valore dell'operazione.

Le voci di corridoio indicarono allora che l'impossibilità di procedere nelle trattative fu causata dal rifiuto di GlobalFoundries di mettere sul piatto 2 miliardi di dollari come richiesto da IBM, laddove la fonderia controllata da Mubdala aveva indicato la possibilità di offrire al massimo 1 miliardo di dollari.

Qualche tempo dopo sono emersi ulteriori dettagli che hanno meglio chiarito la realtà dei fatti: è infatti IBM che, avvertendo l'estrema necessità di sbarazzarsi di una divisione in perdita, ha messo sul piatto oltre alla divisione semiconduttori anche 1 miliardo di dollari per incentivare GlobalFoundries all'acquisizione. E sarebbe stata poi quest'ultima a voler giocare al rialzo chiedendo 2 miliardi di dollari, arrivando quindi al punto di stallo.

E' comunque improbabile che trattative di questa portata vengano messe da parte senza possibilità di appello: ed ecco che nuove indiscrezioni sostengono che le due realtà avrebbero ripreso i confronti, concludendoli con esito positivo con Globalfoundries che con grossa probabilità annuncerà nel corso delle prossime settimane l'acquisizione della divisione di produzione dei semiconduttori IBM, la quale sborserà i 2 miliardi di dollari richiesti dall'interlocutore.

Date le numerose voci di corridoio, talvolta anche in contraddizione tra loro, è bene considerare con la giusta cautela ogni nuova indiscrezione legata a questa vicenda. Quel che si può dare per certo e la volontà di IBM di lasciarsi alle spalle una divisione che sta pesando sul bilancio dell'azienda e, dall'altra parte, il desiderio di Globalfoundries di entrare in possesso della proprietà intellettuale di Big Blue riferita alla produzione di semiconduttori.

Tutto il resto tende ad essere piuttosto nebuloso, senza dimenticare che l'operazione potrebbe incontrare qualche intoppo dal momento che lo stabilimento di IBM che si trova a Burlington produce una serie di componenti elettronici per il governo USA che, per questioni normative, devono essere realizzati da compagnie nazionali.


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SuperRam

Written By Unknown on Senin, 22 September 2014 | 23.45

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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PassMark BurnInTest Standard

scheda aggiornata 2 ore fa

Utility per verificare la stabilità del sistema. Tutti i sosttosistemi del pc vengono testati e "stressati" pesantemente e contemporaneamente, ciò consente di verificare oltre alle performance generali, anche la compatibilità di tutti i componenti del sistema. I dispositivi interessati al test sono: cpu, dischi, schede audio e video, RAM, scheda di rete e stampante.


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SanDisk Extreme PRO microSDXC, Ultra HD anche per smartphone

SanDisk Extreme PRO microSDXC, Ultra HD anche per smartphone
SanDisk porta a Photokina la memory card Extreme PRO microSDXC UHS-I, la più veloce della sua categoria. Tagli da 16 a 64 GB, prezzi tra 80 e 300 dollari.

Tra gli annunci di Photokina, una piccola novità arriva anche da Sandisk. Piccolissima, in effetti: si tratta di una memory card microSD. La sua peculiarità è quella di essere, al momento, la più veloce microSD UHS-I disponibile. Si chiama SanDisk Extreme PRO microSDXC UHS-I, ed è disponibile in tagli da 16, 32 e 64 GB, a prezzi compresi tra circa 80 e circa 300 dollari.

UHS Class 3 (U3) e Classe 10, raggiunge una velocità massima di 95MB/s in lettura e di 90 MB/s in scrittura, ed è quindi pronta per applicazioni estremamente esigenti come la registrazione video 4K che, c'è da giurarci, dopo essere arrivata su alcune mirrorless e compatte, si diffonderà presto anche sugli smartphone.

La necessità/opportunità di girare video 4K con uno smartphone è ovviamente opinabile, ma video ultra HD a parte, la SanDisk Extreme PRO microSDXC UHS-I mette a disposizione molto spazio e grande velocità per qualsiasi esigenza fotografica (e non solo) di smartphone e tablet.


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TGtech: tutte le novità da Photokina 2014

TGtech: tutte le novità da Photokina 2014

"Novità a tutto campo all'edizione 2014 di Photokina: lo speciale di TGtech le ripercorre tutte, da quelle annunciate nel prefiera a quelle svelate direttamente tra i padiglioni della fiera di Colonia: reflex, mirrorless, ottiche, compatte, smartphone: ce n'è per tutti i gusti"

Photokina 2014 si è appena conclusa, ma abbiamo ancora diverse cose da farvi vedere. Dopo alcuni problemi di assemblaggio del video dalla sala stampa della fiera, ecco a voi l'edizione speciale di TGtech che abbiamo dedicato alla più importante manifestazione legata al mondo della fotografia a livello mondiale, che si tiene ogni due anni a Colonia.

Sebbene non raggiunga i fasti visti negli anni d'oro, anche l'edizione 2014 di Photokina ha visto novità interessanti messe sul piatto dai diversi produttori e ce n'è per tutti i gusti: dalla medio formato allo smartphone, dagli obiettivi luminosi e nitidi alle ottiche fino a 600mm di focale. Ecco a voi l'edizione speciale Photokina 2014 di TGtech:


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iPhone 6 e iPhone 6 Plus: prima stima sui costi di produzione per Apple

Nel 2007 veniva rilasciato il primo iPhone, con uno schermo di dimensioni parecchio elevate se rapportato alle unità della maggior parte dei competitor diretti. Dopo sette anni, la normale evoluzione del settore ha costretto Apple ad operare la più grossa revisione nelle dimensioni dello smartphone dagli albori, con due versioni da 4,7 e 5,5". Ma come le nuove caratteristiche tecniche influenzano i prezzi di iPhone?

Secondo un'analisi delle componenti interne effettuate da teardown.com, i nuovi dispositivi hanno un costo unitario superiore rispetto ad iPhone 5S, se consideriamo l'investimento di Apple per le singole componenti. Complessivamente, iPhone 5S costava 211,49$ ad Apple durante lo scorso anno, mentre iPhone 6 e iPhone 6 Plus hanno un valore di 227 e 242,50$ in componentistica.

iPhone, costo di produzione

Ad influenzare le stime, in primo piano troviamo naturalmente il display: quello da 4" di iPhone 5S costava ad Apple 36,09$, mentre i nuovi da 4,7" e 5,5" rispettivamente 41,50 e 51,00$, con una differenza notevole per il nuovo phablet rispetto ai modelli delle passate generazioni. Troviamo una variazione di pochi dollari all'interno della voce Altro e Connettività, in cui vengono inclusi probabilmente Touch ID (in zaffiro come nella precedente generazione) e chip NFC, quest'ultimo presente solamente sui due nuovi modelli.

Bisogna considerare, come al solito, che all'interno delle stime effettuate dalle varie firme del settore sono considerati solamente i costi di produzione relativi alla componentistica. In questo caso, Teardown.com ha incluso anche l'assemblaggio e i test, da 11,00$ ciascuno, mentre non vengono citati i costi per la logistica, per la ricerca o per il marketing. iPhone rappresenta comunque una della massime fonti di guadagno per Apple, anche per via del ricarico che la società può permettersi grazie al blasone costruitosi nel settore negli ultimi anni.

Potete trovare maggiori informazioni sulle componenti di iPhone 6 e iPhone 6 Plus in questa pagina, sul sito TechInsights.com.


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Lancio di Xbox One posticipato in Cina

Xbox One non verrà lanciata in Cina nel mese di settembre come precedentemente annunciato, ma più avanti nel corso del 2014. Microsoft non comunica una precisa ragione per il posticipo, limitandosi a dire di "avere bisogno di più tempo per poter offrire la migliore esperienza di gioco possibile". Permane, però, il dubbio che il posticipo possa dipendere da eventuali segnalazioni dell'ultimo momento provenienti dal governo cinese.

Xbox One

"In Xbox siamo orgogliosi di offrire esperienze di gioco e di intrattenimento di prim'ordine. Dunque, per mantenere le promesse che abbiamo fatto, dobbiamo riprogrammare il lancio di Xbox One", si legge ancora nel comunicato stampa. Microsoft fa poi sapere che tutti gli acquirenti di Xbox One cinesi che hanno fatto il pre-order riceveranno un "bonus" nel momento del lancio effettivo.

Il lancio di Xbox One in Cina era particolarmente atteso dopo che il governo locale aveva revocato il divieto di commercializzazione di sistemi di gioco stranieri all'interno del territorio cinese. Instaurato nel 2000, questo divieto impediva a Microsoft, Sony e Nintendo di produrre console all'interno della Cina e di venderle al pubblico cinese.

Adesso, a patto di avviare una joint venture con un produttore locale, i tre grossi publisher sono liberi di commercializzare i propri sistemi, anche se le autorità locali si riservano il diritto di bloccare i giochi che veicolano contenuti ritenuti inappropriati.

Nel mese di luglio, Microsoft e BesTV hanno annunciato l'intenzione di lanciare Xbox One in Cina nel mese di settembre. La produzione della console sarebbe avvenuta all'interno della Shanghai Free Trade Zone, ovvero l'area di libero scambio all'interno della quale i produttori occidentali possono gestire la fabbricazione in grandi volumi dei loro prodotti.

Xbox One costerà in Cina 3,699 yuan (£354/$599/€466). Ci sarà anche un'esclusiva edizione limitata per il Day One al prezzo di 4.299 yuan ((£411/$697/€542). Forza Motorsport 5, Kinect Sports Rivals, Zoo Tycoon e Max: The Curse of Brotherhood sono i titoli di lancio di Xbox One per la Cina. Inoltre, EA, Ubisoft e 2K stanno collaborando con Microsoft per questo lancio, supportati da diversi altri produttori locali.


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Media Player Classic Home Cinema

scheda aggiornata 1 ora fa

Media Player Classic Home Cinema è un software open source che permette di riprodurre con il proprio sistema i più svariati formati video, beneficiando della DirectX Video Acceleration (DXVA) così da utilizzare la GPU presente nel proprio sistema accanto alla CPU per tutte le operazioni legate alla decodifica dei flussi video.


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Tim Cook di Apple: 'Stiamo lavorando su prodotti non ancora svelati dai rumor'

Written By Unknown on Senin, 15 September 2014 | 23.46

Apple potrebbe avere ancora altri assi nella manica, dopo la presentazione dei nuovi iPhone 6 e Apple Watch. I prodotti erano stati anticipati da lungo tempo da tutta una serie di indiscrezioni partite parecchi mesi prima dell'annuncio ufficiale, con un fenomeno che si ripete ormai da tempo e che nasce presumibilmente da catene di fornitura poco controllate da parte del colosso di Cupertino.

Apple è riuscita, tuttavia, a mantenere un certo riserbo su Apple Watch e sul suo design e, in base alle parole di Tim Cook, potrebbe essere riuscita a nascondere ad occhi indiscreti nuove proprietà intellettuali. In una recente intervista con Charlie Rose, il CEO di Apple ha discusso su alcuni argomenti, come la competizione con Google, l'eredità lasciata dall'ex-CEO Steve Jobs e il futuro del mondo televisivo.

"Ci sono prodotti su cui stiamo lavorando e di cui nessuno è a conoscenza, sì... non sono ancora stati protagonisti di rumor", sono state forse le parole più interessanti pronunciate da Tim Cook durante l'intervista con Charlie Rose. Alcuni potrebbero divenire "grandi prodotti Apple", altri progetti, tuttavia, potrebbero venire cassati. Durante l'intervista il CEO di Apple ha ribadito il suo interesse nei confronti della tecnologia televisiva, ferma, secondo le sue parole, agli anni '70.

Sfortunatamente Cook non è entrato nel dettaglio circa le categorie di prodotti che la società sta considerando, tuttavia un'ipotetica iTV rientrava in passato anche nei piani del compianto Jobs: "Nutriamo un grande interesse sul settore televisivo", sono state le parole dell'attuale CEO di Apple. Cook ha parlato anche di concorrenza: Google è l'antagonista diretta della Mela, fattore che rende competitor anche le società legate a Mountain View.

Di contro, Apple non vede Facebook, Twitter e Amazon come concorrenti, le prime due perché non interessata al mercato del social networking (dopo una non proprio allegra esperienza con Ping) e la terza perché non viene considerata da Cook una società legata alla produzione di dispositivi (famiglia Kindle esclusa).


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Ecco la nuova Canon EOS 7D Mark II: nuovo autofocus, 10fps e molto altro

Alla fine è arrivata l'attesissima Canon EOS 7D Mark II e siamo convinti che saranno in molti ad apprezzarne le caratteristiche. Pensata come top di gamma del settore APS-C con grande vocazione per la fotografia sportiva e anche naturalistica, la nuova reflex Canon vanta un nuovo sensore APS-C CMOS da 20,2 MPixel con una gamma ISO nativa 100-16.000, espandibile fino a 51.200 (erano al massimo 6400 estendibili a 12800 nella 7D e gli anni in questo senso iniziavano a pesare).

Canon

Canon ha riprogettato in gran parte la propria EOS 7D Mark II se confrontata con il modello che sostituisce, pur mantenendo il focus sul target di questa particolare fascia. Da segnalare è il nuovo sistema AF a 65 punti a croce e il doppio processore DIGIC 6; fatto ancor più importante però è che ritroviamo l'apprezzata tecnologia di seconda generazione Dual Pixel CMOS AF, già vista nella Canon 70D nella sua prima incarnazione.  In sostanza troviamo due fotodiodi in ogni pixel, al fine di avere a disposizione una messa a fuoco a rilevazione di fase su tutta la superficie del sensore. Da segnalare anche il sensore di misurazione della luce ad alta risoluzione da 150.000 pixel RGB + IR e il nuovo rivelatore di sfarfallio. Nuovo è anche l'otturatore e il meccanismo di movimento dello specchio, progettati per avere una vita media stimata di 200.000 cicli. Citiamo dal comunicato stampa alcune delle novità in tal senso:

Il nuovo sistema è dotato di due motori: uno è dedicato all'unità specchio e uno al meccanismo dell'otturatore, inoltre utilizza cuscinetti con un alto indice di trasmissione di energia, progettati per ridurre il tempo di armamento dell'otturatore durante lo scatto continuo ad alta velocità.

Lo specchio principale e quello secondario di EOS 7D Mark II sono azionati da un motore dedicato che permette agli specchi di essere stabili durante lo scatto continuo, in modo da garantire un'alta precisione autofocus AI Servo e un'immagine precisa. Entrambi gli specchi sono coadiuvati da un meccanismo di ammortizzazione per limitarne il rimbalzo. Quando lo specchio è abbassato, una massa smorzante (mass damper) applica una forza opposta alla direzione di rimbalzo dello specchio secondario per ridurne l'effetto indesiderato e assicurare costantemente una messa a fuoco precisa.

Arriva finalmente l'intervallometro incorporato: per la prima volta in una reflex EOS, un timer consente di registrare immagini a intervalli programmabili da un secondo a 99 ore, 59 minuti e 59 secondi, e tra un numero di scatti selezionabile tra illimitato, uno o 99. Per esposizioni molto lunghe, l'otturatore della fotocamera può anche essere impostato su posa B per un tempo specificato.  La nuova 7D Mark II è ovviamente in grado di filmare in Full HD, con una scelta di frame rate da 24p a 60p; da segnalare è l'uscita HDMI (4:2:2), nuovo microfono dedicato e di prese cuffie per dispositivi esterni, nonché porta USB 3.0 ad alta velocità.

Canon

Integrati troviamo GPS e bussola digitale: immagini e filmati possono essere geo referenziati con l'esatta posizione di registrazione e, grazie a una nuova impostazione, anche con l'orario universale coordinato (UTC). EOS 7D Mark II è anche la prima fotocamera EOS con una bussola digitale che dispone di un sensore geomagnetico a tre assi e di un accelerometro, consentendo ai fotografi di registrare longitudine, latitudine, altitudine e perfino direzione di scatto rispetto ai punti cardinali.

Canon

Manca il Wi-Fi e, giusto per segnalare una delle caratteristiche più "guardate" nelle schede tecniche da appassionati e non... sì, lo shutter speed arriva a 1/8000 ;) . Ovviamente seguiranno maggiori dettagli sia nella recensione completa, sia dagli inviati sul campo. EOS 7D Mark II arriverà sugli scaffali a novembre al prezzo indicativo suggerito al pubblico (solo corpo macchina) di 1846 Euro Iva inclusa.


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PassMark BurnInTest Professional

scheda aggiornata 2 ore fa

Utility per verificare la stabilità del sistema. Tutti i sosttosistemi del pc vengono testati e "stressati" pesantemente e contemporaneamente, ciò consente di verificare oltre alle performance generali, anche la compatibilità di tutti i componenti del sistema. I dispositivi interessati al test sono: cpu, dischi, schede audio e video, RAM, scheda di rete e stampante.


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Due nuovi moltiplicatori 2x e 1,4x da Sigma

In occasione dell'edizione 2014 del Photokina di Colonia, Sigma ha presentato due nuovi moltiplicatori di focale, il modello TC-2001 e il modello TC-1401, rispettivamente in grado di moltiplicare 2x e 1,4x la focale dell'obiettivo installato.

Il teleconverter TC-2001 è composto da 10 elementi raccolti in cinque gruppi e fa uso di due elementi vetrosi di tipo SLD (Special Low Dispersion). Le dimensioni sono di 69,8x48,9 millimetri ed il peso è di 290 grammi. Il modello TC-1401 è invece caratterizzato dalla presenza di 7 elementi in cinque gruppi e fa uso di un singolo elemento SLD. Le dimensioni in questo caso sono di 69,8x25mm mentre il peso è di 190 grammi.

Entrambi i moltiplicatori sono contraddistinti da una costruzione che offre resistenza all'intrusione di polvere e schizzi d'acqua, offrono autofocus fino all'apertura di F8 e sono compatibili con montaggio Sigma, Canon e Nikon. I prezzi sono di $349,00 per il modello TC-1401 e di 399,00 per il modello TC-2001; ancora ignoti i prezzi per il mercato europeo e italiano.


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Samsung NX1, la nuova mirrorless top 15fps con CMOS 28Mpixel APS-C retroilluminato

Il mondo delle fotocamere mirrorless è popolato da un gran numero di modelli, pensati per differenti target di utilizzo. Per la fascia alta di mercato è indubbiamente pensata la nuova Samsung NX1, un modello che strizza l'occhio anche ai professionisti grazie a caratteristiche tecniche di tutto rispetto, alcune delle quali sconosciute alla maggior parte delle reflex (anche per la natura mirrorless dell'apparecchio, ovviamente). Un esempio viene da quello che Samsung dichiara essere come il miglior valore di scatto continuo della categoria, ben 15fps, oltre al raffinato sistema Auto Focus III con 205 punti di rilevamento di fase.

Samsung

Il sensore, che vanta il formato APS-C, ha buoni motivi per fare parlare di sé: siamo di fronte ad un modello da ben 28Mpixel CMOS con tecnologia BSI (BackSide Illumination), ovvero retroilluminato:  in questi sensori, a livello costruttivo, avviene l'inversione nella disposizione della circuiteria e dei fotosensori rispetto ai tradizionali CMOS, permettendo di catturare più luce.

Il già citato autofocus permette agli appassionati di individuare soggetti presenti in qualunque punto del campo visivo, indipendentemente dalla loro posizione, e di seguirne il movimento con facilità e velocità, senza bisogno di reimpostare l'inquadratura ad ogni scatto: una marcia in più se si utilizza la fotocamera per fare filmati, che nel caso della Samsung NX1 arrivano fino a alla risoluzione di 4K.

Samsung

Il sensore di generose dimensioni (per la categoria) e la natura retroilluminata dello stesso hanno permesso a Samsung di garantire una copertura ISO che va da 100 fino a ben 25600, estendibili in caso di necessità fino a 51200; il nuovo processore d'immagine DRIMe V è stato inoltre ottimizzato per contenere il rumore senza sacrificare troppo la nitidezza. Il corpo macchina è realizzato in lega di magnesio, resistente a schizzi d'acqua e granelli di polvere, ed è disponibile in opzione il Vertical Grip.

Il mirino elettronico (EVF) è un display OLED XGA con 2,36 milioni di punti, gestito sempre dal nuovo processore di immagine DRIMe V che in questa versione riduce il ritardo a soli 0,005 secondi. Sul dorso troviamo invece un display Super AMOLED touch FVGA (720x480 pixel, ovvero circa 1 milione di punti), con diagonale da 3 pollici. Mirando al top di gamma Samsung non poteva lesinare sulla connettività; ecco quindi il  Wi-Fi nei formati IEEE 802.11b/g/n/ac, ma non manca nemmeno il Bluetooth 3.0 per inviare immagini e video in Full HD a qualunque smartphone o tablet in tempo reale. Samsung NX1 pesa 550 grammi e dispone della batteria BP1900 da 1860mAh.

Samsung

Una mirrorless di tutto rispetto insomma, con diversi assi nella manica. In concomitanza con la presentazione di NX1, Samsung ne ha approfittato per presentare un nuovo obiettivo NX da abbinarle, ovvero il nuovo 50-150mm 2.8 S ED OIS, teleobiettivo premium di ottima luminosità in tutto l'arco delle focali. Siamo di fronte ad un obiettivo che, nel formato 35mm, corrisponde a circa un 77-231mm, ovvero un taglio diffuso fra i professionisti (70-200mm) specie se molto luminosi come in questo caso. Non manca un sistema di stabilizzazione immagine multi-asse OIS con 4,5 step di avanzamento promessi.

Samsung

Come tutte le cose belle, anche Samsung NX1 ha un costo non alla portata di tutti: 1499,00 Euro per il solo corpo, a cui vanno aggiunti 1599,00 Euro per il 50-150mm 2.8 S ED OIS qualora si pensasse a questa abbinata. Se invece si pensa ad un abbinamento con l'ottimo Samsung 16-50mm F2.0-2.8 S, il prezzo ufficiale per questo obiettivo è di 1299,00 Euro. I nostri inviati al Photokina ci faranno sapere come è andata allo stand, con impressioni a caldo su questa nuova e interessante mirrorless nonché sul promettente 50-150mm. Per ora vi segnaliamo il video ufficiale Samsung che trovate di seguito.


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Media Player Classic Home Cinema

scheda aggiornata 2 ore fa

Media Player Classic Home Cinema è un software open source che permette di riprodurre con il proprio sistema i più svariati formati video, beneficiando della DirectX Video Acceleration (DXVA) così da utilizzare la GPU presente nel proprio sistema accanto alla CPU per tutte le operazioni legate alla decodifica dei flussi video.


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Intel acquisisce i brevetti di Powerwave Technologies

Intel ha acquistato più di 1400 tra brevetti e richieste di brevetto di Powerwave Technologies: si tratta di proprietà intellettuale che copre tecnologie relative ad infrastrutture di telecomunicazioni, tra cui amplificatori a torre, strutture di antenna, configurazioni per amplificatori di potenza, riduzione di fattore di cresta e circuiteria digitale pre-distorsione.

Il catalogo di brevetti è stato acquistato da un affiliato di The Gores Group, per una somma non rivelata, che è entrata in possesso dei brevetti nel contesto della procedura fallimentare cui è incorsa Powerwave.

L'acquisizione fa parte di un processo che Intel sta portando avanti per la gestione del suo catalogo brevetti. L'acquisizione del nuovo catalogo segue inoltre la recente acquisizione della divisione Axxia di LSI, impegnata nella realizzazione e commercializzazione di SoC a base ARM per una serie di dispositivi di rete, tra cui stazioni radio base per reti cellulari.

In questo contesto è bene osservare che il gigante di Santa Clara ha collaborato per qualche tempo con gli operatori in Cina e Corea del Sud (incluso anche China Mobile, il principale operatore al mondo in termine di utenti abbonati) sui progetti pilota relativi alle tecnologie Cloud Radio Access Network. L'acquisizione dei brevetti di Powerwave Technologies va indubbiamente a supportare i piani di Intel per l'espansione nel settore back-end delle reti cellulari.

L'acquisizione del catalogo brevetti di Powerwave Technolgies potrebbe inoltre rappresentare una mossa cautelativa per evitare di incorrere in qualche battaglia legale nel caso in cui qualche cosiddetto "patent-troll" dovesse cercare qualche appiglio per attaccare qualche prodotto o tecnologia dell'azienda di Santa Clara.


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BitTorrent Windows

Written By Unknown on Senin, 08 September 2014 | 23.45

scheda aggiornata 1 ora fa

BitTorrent è un programma che sfrutta l'omonima rete P2P per la condivisione di file in rete. Il software può essere utilizzato per scaricare e condividere file di vario tipo ed offre la possibilità di interrompere il download e di riprenderlo successivamente in un secondo momento senza alcun problema.

Sviluppato in linguaggio Python e rilasciato sotto licenza GPL fino alle versioni 5.x, dalla versione 6.0 BitTorrent è diventato una versione rimarchiata di un altro noto client per torrent, µTorrent. Conseguentemente a questa scelta, BitTorrent non è più un software open source, benché il suo utilizzo sia rimasto comunque gratuito. Attualmente BitTorrent è disponibile esclusivamente per sistemi Windows e Mac OS X 10.5.x.


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Destiny, la nuova IP di videogiochi più pre-ordinata della storia, domani al debutto

I server di gioco sono online da qualche ora, ma Destiny debutterà ufficialmente domani 9 settembre. Si tratta di uno dei giochi più attesi dell'anno, che promette di unire le meccaniche di Halo e la struttura dei server di gioco di World of Warcraft.

Destiny

Destiny è la nuova Proprietà Intellettuale più pre-ordinata nella storia dei videogiochi, ed ha conquistato oltre 180 premi e nomination. Lo scorso mese di luglio oltre 4,6 milioni di persone hanno potuto provare Destiny in quella che è diventata la più grande beta di questa generazione di console.

Tutto questo ha portato l'hype alle stelle, con migliaia di twitcher che non attendono altro che il via libera per cominciare a fare streaming più o meno ininterrotti di Destiny e di tutte le peculiarità di gioco. C'è anche un evento ufficiale di Activision e Playstation per celebrare il lancio del gioco: una speciale anteprima live del gioco con tre special guests, i The Pills. Il live sarà visibile oggi, lunedì 8 settembre, dalle 17 alle 19, a questo link: http://www.twitch.tv/playstation_community.

Quanto al Pass Espansioni, questo estenderà l'avventura di Destiny dopo il lancio del gioco, con due Espansioni, entrambe le quali includeranno nuove missioni storia, attività cooperative e arene multiplayer competitive, così come un'ampia gamma di nuove armi, equipaggiamenti e armature da guadagnare. Il Pass Espansioni è disponibile al prezzo di €34.99, con Espansione I ed Espansione II al prezzo individuale di €19.99 al lancio. L'Espansione I uscirà in Dicembre, e l'Espansione II successivamente.

In Destiny, i giocatori vestono i panni di un Guardiano dell'ultimo luogo abitato ancora sicuro sulla Terra, capace di esplorare le antiche rovine del nostro sistema solare in un universo sociale e vivente ricco di altri giocatori. Bisogna affrontare diverse missioni in vari pianeti, come Marte e Venere, ognuno con caratteristiche e scenari differenti. Nel corso dell'avventura sarà possibile migliorare il proprio equipaggiamento e le abilità del soldato impersonato. Oltre alle missioni della storia si potranno, poi, affrontare missioni co-op e missioni competitive all'interno de Il Crogiolo, in un contesto da gioco multiplayer di massa.

Per tutti i dettagli su Destiny consultate questo articolo.


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Zeiss Otus 1.4/85: il nuovo Gufo da 4.000 euro

Zeiss Otus 1.4/85: il nuovo Gufo da 4.000 euro

"Zeiss presenta il suo nuovo medio tele da ritratto dedicato alle reflex Canon e Nikon: promette nitidezza su tutto il fotogramma e sfocato molto piacevole, ma richiederà un esborso di praticamente 4.000 euro"

La roadmap di Zeiss in questi ultimi anni è stata fitta di lanci, coprendo a tutto tondo il panorama delle ottiche intercambiabili, dalle mirrorless alle reflex. In particolare da qualche tempo a questa parte la casa tedesca ha deciso di dare dei 'nomi' ai suoi obiettivi, lasciando da parte in prima battuta il nome legato allo schema ottico.

Zeiss Otus 1.4/85

Otus è la famiglia nata con Otus 1.4/55, obiettivo che si trova in buona compagnia tra i normali ad elevata apertura che battagliano su prestazioni e nitidezza. Ora Zeiss presenta Otus 1.4/85, caratterizzato da una focale più lunga, quella più classica per il medio tele da ritratto. Per il suo nuovo 'gufo' 85mm F1.5 Zeiss segnala prestazioni di rilievo per nitidezza e sfocato proprio in quell'ambito, ma anche una propensione a spingersi verso altri stili fotografici grazie a una nitidezza - che siamo curiosi di provare - elevata a tutte le aperture e su tutta l'estensione del fotogramma.

Zeiss Otus 1.4/85

L'ottica è costituita da 11 lenti in nove gruppi, di cui sei realizzate in vetro speciale - tra alcune studiate per rendere l'obiettivo apocromatico - e una caratterizzata da superficie asferica. Lo schema ottico è quello degli obiettivi Planar. L'obiettivo ha messa a fuoco interna e una distanza minima di messa a fuoco pari a 0,8 metri. Costruito in metallo (pesa circa 1,2kg) si tratta di un obiettivo completamente manuale e dovrebbe fare ottima figura quando montato sulle migliori reflex in circolazione di casa Nikon (F-Mount) e Canon (EF). Vi ha fatto ingolosire? Per portarlo a casa dovrete prepararvi a sborsare €3.360,50. Ah, l'IVA non è inclusa, va aggiunta.


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La Wi-Fi Alliance compie 15 anni: breve storia di un fenomeno globale

Correva l'anno 1999 quando fu fondata la Wi-Fi Alliance (anche se il nome originario era WECA, Wireless Ethernet Compatibility Alliance), ovvero un consorzio mirato a promuovere, standardizzare e commercializzare un nuovo modello di rete senza fili, conosciuto sotto il nome di Wi-Fi. Un approccio quasi visionario per l'epoca, realizzato da un gruppo di sei aziende alcune delle quali scomparse o acquisite: 3Com, Aironet (ora di Cisco), Harris Semiconductor (oggi Intersil), Lucent (oggi Alcatel-Lucent), Nokia and Symbol Technologies (ora Motorola).

Il nome Wi-Fi viene coniato in realtà nel 2000, fissando poi lo standard di velocità di trasmissione pari a 11Mbps nella banda 2,4GHz. Bisogna attendere il 2002 per arrivare allo standard 54Mbps nei 5GHz, mentre i membri del consorzio salivano a 100. Uno degli anni cruciali è però il 2003 e non tanto per i membri (ora 200), quanto per l'introduzione da parte di Intel della piattaforma Centrino, che di fatto porta la scheda di rete Wi-Fi nella dotazione standard dei PC portatili.

Wi-Fi

Il tempo passa, e nel 2005 il termine Wi-Fi viene adottato nei principali dizionari mondiali, mentre sale il consenso e il gradimento del pubblico che apprezza la connettività senza fili. Nel 2009 sono ben 600 milioni i dispositivi venduti con Wi-Fi integrato, mentre nel 2011 si raggiunge quota 1 milione di hotspot installati a livello globale. Arriviamo quasi ai giorni nostri, ovvero nel 2012, dove il 25% delle abitazioni in tutto il mondo è dotata di una rete Wi-Fi; nel 2013 gli hotspot sono diventati 5 milioni, e i membri del consorzio sono ben 600.

Tutto il resto è il presente, con numeri in fortissima crescita anche considerando la grande diffusione di smartphone e tablet. Il futuro cosa ci riserva? Smart home, automotive e un'immensa rete in grado di connettere ogni cosa con qualsiasi cosa, servizi mirati, connettività multi Gigabit a bassa latenza e centinaia di milioni di hot spot di facile utilizzo, con buoni margini per essere ancora stupiti dalle novità. Buon compleanno Wi-Fi.


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uTorrent

scheda aggiornata 2 ore fa

µTorrent è un client per reti P2P basate sul protocollo BitTorrent. Progettato per avere un impatto minimo sulle prestazioni del sistema su cui viene installato, questo software riesce ad offrire in meno di 300Kbyte le stesse funzionalità di altri client torrent più pesanti come BitComet o Vuze.

Il software può essere utilizzato per scaricare e condividere file di vario tipo ed offre la possibilità interrompere e riesumare i file in download in un secondo momento. Il programma è stato sviluppato in C++ ed è rilasciato gratuitamente con licenza closed source.


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Superluna il 9 settembre: pronti allo scatto

Martedì 9 settembre ci sarà il terzo appuntamento dell'estate con la "superluna", che ci apparirà più grande e brillante del solito grazie alla favorevole coincidenza di due fattori: il plenilunio e il passaggio al perigeo, cioè il punto più vicino alla terra della sua orbita ellittica. Non è un è una coincidenza frequente: anche se nell'estate 2014 è successo tre volte, il prossimo appuntamento con la superluna sarà il 14 novembre 2016, quindi chi desidera provare qualche scatto non dovrebbe perdere l'occasione.

Dal punto di vista tecnico, gli strumenti essenziali sono un buon treppiedi e una lunga focale, indicativamente da 200mm in su, per dare alla luna il giusto peso all'interno dell'immagine. Per evitare il mosso scattando con una reflex, è consigliabile utilizzare la funzione di blocco (sollevamento preventivo) dello specchio, o mirror lockup, presente su pressoché qualsiasi modello, o utilizzare la funzione Live View. In presenza di ottiche stabilizzate, è anche consigliabile disattivare lo stabilizzatore, che su cavalletto risulterebbe controproducente. Se si dispone di un telecomando o scatto remoto è il momento di utilizzarlo, in caso contrario un autoscatto con ritardo minimo - tipicamente 2 secondi - svolgerà lo stesso compito.

Dal punto di vista dell'esposizione, l'automatismo tipicamente non funziona perché la luna, molto più brillante del cielo circostante, risulterebbe sovraesposta. Meglio fare qualche prova con l'esposizione manuale, utilizzando magari la lettura spot e impostando la minima sensibilità nativa disponibile (tipicamente 100 ISO). F/8 è un buon punto di partenza: essendo tutto all'infinito, non serve molta profondità di campo, ed è quindi inutile far lavorare l'ottica in condizioni non ideali con diaframma chiusissimo. Chi lo ha a disposizione, potrà naturalmente provare qualche scatto HDR. Ovviamente, oltre all'attrezzatura e alla tecnica serve anche la giusta cornice. TPE, dando indicazione sull'ora di alba lunare e sulla direzione di comparsa può essere di grande aiuto per determinare migliore punto di scatto. È disponibile in forma di App per Android e iOS, ma la versione web per deskop, gratuita, è altrettanto utile.


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Spotify: 30 minuti di streaming gratis senza interruzioni con i video ads

Spotify ha una base di 40 milioni di utenti iscritti, fra cui solamente un terzo pagante attraverso abbonamento. Circa 30 milioni di utenti pertanto utilizzano il servizio offerto gratuitamente, supportando il servizio di musica in streaming esclusivamente tendendo occhi e orecchie ai banner, testuali o vocali che siano.


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