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RemoveIT Pro

Written By Unknown on Senin, 30 September 2013 | 23.46

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RemoveIT Pro individua e rimuove file pericolosi, spyware, malware, virus, worm, trojan e adware che altri popolari software antivirus non riescono ad eliminare.


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Prezzi Fifa 14 e PES 2014 a confronto: quando conviene acquistarli?

Fifa e PES naturalmente rinnovano la loro sfida anche nel 2014, visto che entrambe le serie si aggiornano, come ormai capita da diversi anni, anche per la stagione calcistica in corso. Per cui, per gli utenti può risultare interessante lo studio realizzato da Idealo.it a proposito dell'andamento dei prezzi di listino di Fifa 14 e di PES 2014.

Fifa 14 vs PES 2014

Si nota innanzitutto come EA e Konami abbiano rilasciato negli ultimi due anni i loro titoli di calcio a distanza di una settimana l'uno dall'altro, con PES che ha anticipato di qualche giorno il rivale. "Questa tempistica di lancio ha consentito di effettuare una comparazione precisa dell'evoluzione dei prezzi dei due concorrenti. Analizzando i dati relativi a FIFA e PES a livello europeo, per Regno Unito e Germania si evidenzia un trend piuttosto marcato con uno sviluppo quasi identico per la 12esima e la 13esima edizione dei giochi. In generale, è possibile concludere che il prezzo medio per clic di PES mostra un crollo più veloce di FIFA nel Regno Unito, mentre in Francia e Italia i prezzi mostrano un andamento parallelo e costante", si legge su Idealo.

Fifa 14 vs PES 2014

Fifa 14 vs PES 2014

"Entrambe le edizioni FIFA del 2012 e del 2013 presentano un prezzo di lancio quasi identico che si attesta intorno a 56 euro. Parallelamente, il prezzo medio dei due titoli registra una costante diminuzione nei sei mesi successivi al rilascio, senza peraltro evidenziare alcuna impennata o recupero sul prezzo introrno al periodo di Natale – come si registra invece in tutti gli altri paesi europei considerati nello studio".

Fifa 14 vs PES 2014

Fifa 14 vs PES 2014

Nel concreto, i risultati evidenziano che:
- Entrambe le edizioni di FIFA e PES degli anni 2012 e del 2013 presentano un prezzo di lancio pressoché identico.
- Il prezzo dei titoli registra una costante diminuzione nei sei mesi successivi al rilascio: nel caso di FIFA13 questo si riduce del 39%.
- I dati di idealo suggeriscono di acquistare i giochi Fifa 14 e PES 2014 già a ridosso delle festività natalizie per risparmiare, mediamente, circa il 30% del valore iniziale.

La nostra recensione di PES 2014 è disponibile a questo indirizzo, mentre pubblicheremo quella di Fifa 14 nei prossimi giorni.


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Media Player Classic Home Cinema

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Media Player Classic Home Cinema è un software open source che permette di riprodurre con il proprio sistema i più svariati formati video, beneficiando della DirectX Video Acceleration (DXVA) così da utilizzare la GPU presente nel proprio sistema accanto alla CPU per tutte le operazioni legate alla decodifica dei flussi video.


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AIDA64 Extreme Edition

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Utility di benchmarking dell'intero sistema, basata sul core engine del popolare tool Everest del quale rappresenta a tutti gli effetti l'evoluzione.

Le nuove funzionalità più importanti e i miglioramenti apportati sono:

  • Microsoft Windows 8.1 RTM and Windows Server 2012 R2 RTM support
  • Support for up to 128 logical processors and 2 processor groups
  • SensorPanel area graphs and histograms
  • Optimized 64-bit benchmarks for Intel Core i7 "Ivy Bridge-E" CPU
  • HTML report menu, revamped MHTML report format
  • Socket FM2+ and LGA-1150 motherboards support
  • DirectX 11.2, OpenGL 4.4, APP SDK 2.8.1, OpenCL 1.2 SPIR support
  • Support for Bochs PC Emulator 2.6.2
  • Intel 525, Intel 530, Samsung 840 Evo SSD support
  • GPU details for nVIDIA GeForce GTX 750 Ti, GeForce GTX 760

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Da John McAfee ecco il dispositivo per contrastare i controlli dell'NSA

John McAfee, una volta grosso esponente nell'ambito della sicurezza informatica e fuggitivo part-time, è uno degli uomini del settore sicuramente più chiacchierati. Ha fatto molto parlare di sé un video in cui il fondatore dell'omonima società spiegava come disinstallare in maniera controversa lo stesso antivirus che lo ha reso famoso.

Al momento attuale, l'eccentrico milionario è occupato su un "grosso piano", come riporta il Mercury News di San Jose, in cui promette di poter debellare i controlli dell'NSA, l'agenzia governativa statunitense protagonista del polverone creatosi con il caso PRISM. D-Central è di fatto un gadget che si collega con smartphone, tablet e computer portatili in modo da creare reti private decentralizzate che non possono essere controllate dall'NSA o qualsiasi altra agenzia.

John McAfee

L'obiettivo di McAfee è quello di proporre il dispositivo alla vendita per non oltre 100$. "Non ci sarà alcun modo di scoprire chi siete e dove vi trovate", dice lo stesso McAfee riguardo al suo nuovo prodotto che funziona in modo da creare piccole reti private inaccessibili a chiunque altro non si trovi al suo interno durante la sessione di lavoro. McAfee è al lavoro sulla tecnologia alla base di D-Central da anni ormai, ma gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno provocato una brusca accelerazione negli sforzi per portarlo al termine.

Logicamente non si tratta di un servizio che si contrappone ad internet, ma fornisce una rete dinamica e localizzata in cui vari utenti possono comunicare in privato e condividere file: "Il progetto è ormai concluso e siamo alla ricerca di partner per svilupparne la parte hardware", spiega McAfee e ironizza sul possibile utilizzo malevolo di D-Central. "Certo che sarà utilizzato per scopi malvagi, allo stesso modo in cui il telefono viene utilizzato per scopi mavagi."

McAfee ha comunque piani ben precisi e crede fermamente nel nuovo gadget elettronico: se lo stesso non verrà accettato dalle rigide regolamentazioni statunitensi, il mecenate dell'informatica lo venderà "in Inghilterra, Giappone o anche nel Terzo Mondo se dovesse servire". Sembra chiaro che comunque le preoccupazioni siano rivolte alla legalità di un dispositivo simile, che avrà un raggio di circa tre isolati, in cui ogni individuo che si trova al suo interno può accedere alla sua rete.

D-Central

D-Central utilizzerà un sistema di crittografia inedito, considerato non vulnerabile agli attacchi dell'NSA, tuttavia la sua destinazione principale sembra quella dei campus universitari americani: "Non riesco ad immaginare che ci siano studenti universitari non interessati ad un prodotto del genere", ha affermato McAfee. Il prodotto dovrebbe essere ultimato nei prossimi sei mesi, e l'annuncio ufficiale potrebbe arrivare fra poco più di 170 giorni, come mostra il conto alla rovescia sul sito ufficiale.


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Cina verso rimozione del divieto sulla vendita di console

La Cina sembra andare nella direzione della rimozione del longevo divieto sulla vendita di console per videogiochi. Pare infatti che si vada verso la legalizzazione della vendita di console nella regione di Shanghai e successivamente verso l'attualizzazione della misura anche nel resto del territorio della Repubblica Popolare.

Ieri è infatti stata inaugurata la zona di libero scambio per l'area di Shanghai. Si tratta di un passo importante per la Cina verso l'adozione di una politica di libero mercato, visto che consentirà la libera circolazione dei flussi di capitale e lo scambio di merci transfrontaliere.

"Una volta che il contenuto delle console viene verificato dal competente dipartimento della cultura, le società straniere produttrici di console otterranno il via libera alla vendita sul territorio cinese", si legge nell'annuncio ufficiale del governo. Dal punto di vista politico sembra trattarsi di un cambiamento epocale, ma la burocrazia cinese continuerà comunque ad avere un certo potere sulle decisioni in fatto di circolazione delle merci.

Fino a oggi, Microsoft, Sony e Nintendo non hanno potuto vendere le loro console in Cina, principalmente perché il governo locale teme l'infiltrazione di istanze culturali occidentali e la loro presa sulle coscienze della gioventù cinese. Con le sue politiche censorie, il governo comunista favorisce così la proliferazione dei PC e delle applicazioni educative. Il risultato è che i PC dominano il mercato cinese, che ha raggiunto un volume di 11,9 miliardi di dollari nel solo 2013, secondo Niko Partners.

Se le barriere commerciali fossero definitivamente rimosse, i produttori di console otterrebbero l'accesso a un pubblico potenziale di oltre un miliardo di consumatori. Si tratta di un mercato attraente al punto che Microsoft ha già pensato di introdurre un sistema educativo, servendosi della partnership con l'azienda cinese BesTV. Questo sistema utilizzerebbe tecnologia Xbox. L' esempio, d'altra parte, evidenzia come i produttori occidentali avranno comunque bisogno di realizzare delle joint venture con le aziende locali per entrare nel mercato cinese.

La distribuzione dei giochi in Cina avverrà probabilmente per mezzo di internet, come misura di protezione contro il problema della pirateria dilagante che affligge la nazione.

Quanto al divieto sulla vendita delle console, quest'ultimo sussiste dal 2000. Inizialmente è stato imposto per tenere i giovani lontani dai contenuti occidentali, ma paradossalmente molti di questi videogiochi sono in seguito arrivati in Cina nel formato PC. Esiste, inoltre, un fiorente mercato nero di console e videogiochi per queste ultime.


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HUD e realtà aumentata: Intel Capital investe in Recon Instruments

Recon Instruments, tra le prime realtà ad aver realizzato un sistema Head-Up Display per il mondo dello sport, ha annunciato che Intel Capital, il braccio di Intel Corporation che si occupa degli investimenti strategici, ha compiuto un "significativo" investimento nella compagnia.

L'impegno di Intel, la cui dimensione non è stata resa nota, permetterà di supportare lo sviluppo di nuovi prodotti Recon, le attività di marketing e l'espansione delle vendite sul mercato globale. Recon Instruments potrà inoltre trarre beneficio dalla competenza di Intel Capital nelle operazioni, nella produzione e nella tecnologia.

Mike Bell Vice President e General Manager per la divisione New Devices Group di Intel Corporation, ha commentato: "Il computing indossabile è un grande fenomeno in accelerazione che ridefinisce il modo in cui usiamo le informazioni ed interagiamo con esse. In Recon Instruments vediamo tecnologie avvincenti e una strategia solida per capitalizzare sulla rivoluzione dei dispositivi indossabili. E' un'area di attenzione significiativa per Intel Capital e il nostro investimento in Recon Instruments è un elemento chiave del nostro approccio all'innovazione in quest'area emergente".

Dan Eisenhardt, CEO di Recon Instruments, ha affermato: "Abbiamo passato gli ultimi cinque anni a dominare la categoria HUD nel mercato consumer. Recon ha venduto oltre 50 mila HUD, inclusa una campagna di successo negli Apple Store. I nostri prodotti sono progettati per fornire informazioni istantanee, direttamente agli occhi, senza distrazione negli ambienti più impegnativi sul pianeta. Intel Capital condivide la nostra visione sulla tecnologia indossabile, che migliora le prestazioni dell'utente e l'esperienza in una vasta serie di attività sportive e all'aperto".

Due sono, attualmente, le soluzioni commerciali proposte da Recon Instruments: Snow, un sistema che può essere adattato alle maschere da sci per monitorare vari parametri durante l'attività fisica, e Jet, un paio di occhiali da sole che integrano un piccolo visore a cristalli liquidi e adatti ad altre attività come la corsa o il ciclismo. Maggiori informazioni al sito www.reconinstruments.com.


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Apple annuncia 9 milioni di iPhone venduti in soli 3 giorni. Record assoluto nel settore

Written By Unknown on Senin, 23 September 2013 | 23.45

Attraverso un comunicato stampa, la società di Cupertino ha snocciolato i primi numeri riguardo alla diffusione dei nuovi iPhone, presentati il 10 settembre e messi in vendita per la prima volta venerdì scorso in alcuni paesi selezionati, fra cui i due mercati più grandi in assoluto, quello cinese e quello americano.

iPhone 5S

Supponiamo che l'introduzione della Cina fra i primi mercati abbia comportato l'incredibile incremento per quanto riguarda i dati di vendita del primo weekend, che storicamente la società di Cupertino diffonde al pubblico con risultati che altre aziende del settore riescono ad avere in un intero anno con un singolo prodotto. In passato Samsung ha raggiunto una cifra simile solamente dopo un mese dall'ingresso del mercato di Galaxy S4.

"Apple oggi ha annunciato che ha venduto una cifra record di nove milioni di iPhone 5S e 5C solamente dopo 3 giorni dal lancio dei nuovi prodotti lo scorso 20 settembre", si legge sul comunicato stampa sul sito Apple. "Inoltre più di 200 milioni di dispositivi iOS in questo momento funzionano grazie al nuovo iOS 7, rendendolo di fatto l'aggiornamento software più veloce a diffondersi nella storia."

Risultati da capogiro per Apple anche per questa generazione, quindi, tanto discussa da critica e pubblico per alcune scelte stilistiche in effetti parecchio azzardate. La società di Cupertino ha approntato un nuovo sistema operativo con un'interfaccia grafica del tutto nuova e carica di colori, mentre ha presentato due dispositivi che si vanno a posizionare nelle fasce più alte del mercato: iPhone 5S con scocca in alluminio e con un nuovo sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali ed iPhone 5C, con scocca in policarbonato e caratteristiche tecniche simili a quelle di iPhone 5.

"Questo è il nostro miglior lancio di iPhone di sempre - con più di nove milioni di iPhone venduti - un nuovo record per le vendite del primo weekend", sono le parole di Tim Cook, CEO di Apple. "La domanda per i nuovi iPhone è stata incredibile, e nonostante le scorte iniziali di iPhone 5S siano tutte esaurite, i negozi continuano a ricevere le nuove spedizioni regolarmente. Appreziamo la pazienza dei nostri utenti e stiamo lavorando sodo per produrre abbastanza iPhone per tutti."

Dal punto di vista dei numeri, iPhone 5S sembra che sia preferito al nuovo 5C in policarbonato, tuttavia manca ancora un annuncio ufficiale in merito e, se Apple seguirà la tradizione, non ufficializzerà mai un rapporto di vendita sui singoli modelli di iPhone venduti.


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Oppo presenta ufficialmente N1: cameraphone con 13 megapixel fronte-retro

Dal fronte orientale sono sempre più attivi i produttori di smartphone, forse gli unici a proporre qualcosa di realmente innovativo all'interno del settore. Oppo è uno dei brand cinesi ad offrire i prodotti più interessanti, con proposte di qualità ed in linea con i ben più blasonati concorrenti occidentali. Il nuovo N1 è finalmente stato annunciato ufficialmente dopo rumor che si susseguono ormai da mesi.

Oppo N1

Il dispositivo adotta un display LCD IPS da 5,9" caratterizzato da risoluzione Full HD e densità di pixel di 377PPI (pixel per pollice). Sotto al display troviamo tre tasti capacitivi, che avranno il compito di gestire al meglio la personalizzazione dell'interfaccia proprietaria di Android 4.2, chiamata Color OS.

Oppo N1

Oppo N1 sarà venduto in due colori differenti, bianco e nero, ed in due varianti da 16 e 32GB di memoria interna. Il nuovo phablet è costruito interamente in plastica e pesa circa 213g con dimensioni di 170.7 x 82.6 x 9mm, quindi sensibilmente più grande e pesante di Galaxy Note 3, leader del settore degli ibridi fra smartphone e tablet. All'interno troviamo un processore Qualcomm Snapdragon APQ8064 quad-core con GPU Adreno 320 e 2GB di RAM.

Oppo N1

La caratteristica più interessante del nuovo N1 è però senza dubbio la fotocamera da 13 megapixel con sensore CMOS caratterizzato da un'apertura di diaframma f/2.0 e processore di immagine Owl. In base a quanto riportato dalla stessa Oppo, N1 è il primo smartphone Android ad adottare un obiettivo a sei lenti. Il nuovo phablet introduce un sistema innovativo per la gestione del modulo fotografico, quest'ultimo infatti riesce a ruotare di 206° e può venire utilizzato anche come webcam frontale per le videochiamate o gli autoscatti. La fotocamera è in grado di scattare una fotografia in soli 0,6 secondi mentre sono previsti degli obiettivi intercambiabili specifici per il nuovo modello.

Oppo N1 fotocamera

Novità anche dal punto di vista della funzionalità, infatti la parte immediatamente inferiore alla fotocamera è sensibile al tocco: eseguendo una serie di gesture sul retro del dispositivo sarà infatti possibile riprodurre il brano successivo nella playlist, navigare tra le pagine web o effettuare azioni personalizzabili da parte dell'utente. Le gesture disponibili al momento sono tre: pressione lunga, doppio tap e slide.

La batteria utilizzata sarà da ben 3610mAh, mentre sul fronte connettività sarà supportato Wi-Fi dual-band, Bluetooth, NFC ed un tachigrafo per calcolare la velocità reale alla guida, caratteristica esclusiva nel mondo mobile. Oppo N1 sarà disponibile al prezzo di 3498CNY (circa 430€) nel mercato cinese e raggiungerà probabilmente in seguito quello americano ed europeo.


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Epic Games: Nvidia sta per rivelare la cosa più sorprendente di sempre

Nvidia è pronta a rivelare un prodotto su cui ha lavorato duramente negli ultimi anni e che non sarà una tradizionale GPU, secondo quanto rivela Mark Rein, vice presidente di Epic Games. "All'inizio di questa settimana ho visto la cosa più sorprendente mai fatta da Nvidia. Non si tratta di una nuova GPU, ma i giocatori ameranno comunque questo prodotto", ha scritto Rein su Twitter.

Negli ultimi anni Nvidia ha lanciato una serie di prodotti che esulano dal tradizionale mercato delle GPU, come la console portatile Shield o il tablet multimediale Tegra Note. L'azienda californiana ha rilasciato anche diverse tecnologie software proprietarie come 3D Vision, CUDA, PhysX. Ma non si è trattato solo di tecnologie per i giocatori, visto che l'azienda ha messo a disposizione dei professionisti un altrettanto cospicuo numero di nuove tecnologie.

Le indiscrezioni provenienti da Rein hanno fatto scatenare la community di giocatori. C'è chi ha previsto un headset per la realtà virtuale, chi una console in stile Steam Box sviluppata congiuntamente a Valve, chi un display 3D stereoscopico dalla risoluzione elevatissima. Ma potrebbe trattarsi anche del chip grafico per dispositivi mobile di prossima generazione.

Da parte nostra possiamo confermare che Nvidia sta per annunciare qualcosa di molto importante, ma non abbiamo informazioni su quale tipo di prodotto si tratterà.


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SuperRam

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Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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Canon svela accidentalmente il nome della sua prossima mirrorless

Canon svela accidentalmente il nome della sua prossima mirrorless

"Involontariamente Canon conferma che la sua prossima mirrorless sarà denominata Canon EOS M2: il nome infatti compare già nell'aggiornamento di Digital Photo Professional"

Digital Photo Professional è il software che Canon offre in confezione con le proprie fotocamere in grado di registrare immagini RAW per la gestione e lo sviluppo dei file .CR2 in uscita dalla macchina.

L'ultima versione del software è...troppo avanti! Tra le fotocamere supportate qualcuno ha infatti scovato il riferimento alla prossima mirrorless del colosso biancorosso, Canon EOS M2.

Non si tratta di un semplice refuso, in quanto il nome della fotocamera è citato in diversi punti. Ora che il nome è stato accidentalmente, ma praticamente ufficialmente svelato dalla stessa Canon non resta che attendere la presentazione per conoscerne le caratteristiche tecniche.


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Sandboxie

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Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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Touch ID, già violato il sensore biometrico di iPhone 5S

Il rivoluzionario sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali di iPhone 5S è stato violato da un gruppo di hacker noto con il nome di Chaos Computer Club (CCC), dopo solamente tre giorni dal rilascio pubblico del nuovo smartphone di Apple. Si tratta di un sensore che ha il compito di aumentare la sicurezza del dispositivo ma che di fatto non è difficile da aggirare, almeno in base al video pubblicato dal team CCC.

Secondo Apple, le tecnologie alla base di Touch ID avrebbero consentito una sicurezza considerevolmente superiore rispetto a quanto permesso da altre tipologie di scanner biometrici presenti sul mercato, tuttavia le nuove analisi dimostrano che Touch ID utilizza un sensore solamente più sensibile rispetto a quanto annoverano gli smartphone concorrenti.


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Analisi schede video: oltre gli FPS per entrare nel secondo

Written By Unknown on Senin, 16 September 2013 | 23.47

Le analisi delle schede video, soprattutto in concomitanza con l'annuncio di nuove architetture, sono tra gli articoli più letti dagli appassionati sulle pagine di Hardware Upgrade. Si tratta di componenti che a ogni ricambio generazionale forniscono un notevole incremento nella potenza di elaborazione, secondo una dinamica che è molto simile a quanto avveniva in passato per il mercato dei processori.

Per poter confrontare le prestazioni di una scheda video si procede seguendo un approccio molto semplice e intuitivo. Utilizzando un videogioco, o un benchmark specifico, si misura il frame rate medio al secondo: al valore più elevato corrispondono le prestazioni velocistiche medie preferibili. Cosa si intende per frame rate medio al secondo, o fps? Si tratta del valore medio di frames che vengono generati dalla scheda in un intervallo di 1 secondo. Di conseguenza tale misura è influenzata sia da come i singoli frames sono distribuiti mediamente nell'intervallo del secondo, sia da quanti secondi compongano una scena che è stata presa quale riferimento per la valutazione delle prestazioni.

Il grafico seguente illustra quella che è la distribuzione dei frames al secondo registrati con una scheda AMD Radeon HD 7970 GHz Edition con il gioco Hitman Absolution, durante l'esecuzione di una scena di 60 secondi di durata.

hitman_esempio_fps.png (35459 bytes)

Notiamo come i frames al secondo passino da un minimo di 30 ad un massimo di oltre 70, con un andamento che è privo di evidenti picchi verso l'alto o verso il basso. Un grafico di questo tipo porta a pensare che il comportamento della scheda sia tale da assicurare una buona fluidità, con al massimo un lieve rallentamento nei secondi iniziali quando i frames al secondo sono prossimi al valore di 30. Un videogiocatore, quindi, sarebbe portato a concludere che il comportamento di questa scheda nella riproduzione di questo titolo sia complessivamente valida, visto che il livello di frames più basso che viene toccato è attorno alla soglia di 30; nulla però sappiamo di quello che accade all'interno di ogni secondo di riproduzione del gioco, in quanto il campionamento dei frames medi è fatto su questo intervallo di tempo.

Per poter entrare maggiormente nel dettaglio, superando il concetto di valor medio, è necessario entrare all'interno dell'intervallo di 1 secondo per capire come la scheda si comporti nella generazione di ogni singolo frame. Questo intervallo di tempo equivale a 1.000 millisecondi: con questa unità di misura possiamo calcolare quale sia il tempo di elaborazione richiesto dal sistema per generare ogni singolo frames che viene visualizzato allo schermo, frames che sommati tra di loro danno la parte di riproduzione video verrà visualizzata a schermo nel secondo preso quale riferimento.

Ipotizziamo di analizzare un intervallo di tempo di 1 secondo, all'interno del quale siano stati rilevati 30 frames al secondo di media generati dal sistema. Se ogni frames viene generato nello stesso tempo otteniamo un tempo di elaborazione per ciascuno che è pari a 33,3 millisecondi: il grafico seguente illustra in modo chiaro come i 30 frames generati siano tutti elaborati nello stesso tempo.

esempio_1.png (23154 bytes)

Questo è solo uno degli scenari che si possono verificare e a onor del vero forse quello meno probabile. Il tempo di elaborazione dei vari frames tende infatti a variare anche in misura considerevole passando da un frame all'altro, come ben esemplificato dal grafico seguente:

esempio_2.png (27419 bytes)

In questo caso frames elaborati con tempi più ridotti di altri, sino a poco più di 10 millisecondi, sono affiancati da altri che richiedono tempi ben più lunghi per venir completati e inviati allo schermo, con picchi sino a 75 millisecondi di tempo di elaborazione. La riproduzione a video di questa serie di frames ha durata di 1 secondo, alla quale corrisponde una riproduzione che nella percezione a video del videogiocatore non sarà di un andamento fluido ma di punti veloci (in corrispondenza dei frames a ridotto tempo di elaborazione) inframezzati da altri più lenti.

esempio_3.png (33131 bytes)

Ultimo caso limite è quello di un sistema che preveda frames tutti generati con un tempo di elaborazione pari a 28 millisecondi, fatta eccezione per uno solo che richiede al sistema circa 190 millisecondi: la risultante è quella di un evidente discontinuità nella riproduzione, con il frame "lungo" che porterà ad un percepibile scatto nella riproduzione del video. Tutto questo si verifica a parità di frame medio al secondo, valore che è sempre pari a 30 in tutti questi grafici così diversi tra di loro.

Da questi esempi deriva l'importanza di analizzare nel dettaglio quello che avvenga in un sistema durante l'esecuzione di un gioco 3D: a fronte di frame rate medi al secondo posizionati su valori elevati e tali da garantire sulla carta notevole fluidità possono verificarsi casi nei quali alcuni frames hanno un tempo di elaborazione molto più lungo degli altri, introducendo un rallentamento nella riproduzione e quindi una giocabilità che non è all'altezza delle aspettative del videogiocatore.


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Facebook Alpitour? Ahi Ahi Ahi!

Tra i giorni 11 e 12 settembre scorsi alcune pagine Facebook del tour operator Alpitour sono state violate. La stessa azienda ha confermato l'accaduto e viene altresì preannunciata una denuncia presso la Polizia Postale.

Di fatto per parecchie ore Alpitour non è stata in grado di accedere alle pagine Viaggidea, Francorosso, Villaggi Bravo e Alpitour. Dalla sera del 13 settembre il problema pare essere stato risolto grazie anche alla collaborazione di Facebook, e un post sulla pagina di Alpitour conferma il ritorno alla normalità.

Lo schema di attacco utilizzato è estremamente semplice: un gruppo di cyber criminali è riuscito a entrare in possesso delle credenziali di amministrazione delle pagine Facebook gestite da Alpitour, successivamente ha pubblicato con tale profilo post in lingua italiana nei quali venivano pubblicizzati viaggi e offerte con un link per accedere alla pagina specifica.

L'utente veniva così portato su pagine web contenenti codice in grado di appropriarsi dei dati personali degli utenti e, pare, anche dei dati relativi alle carte di credito utilizzate per il pagamento online. Dal furto di identità effettuato ai danni di Alpitour malintenzionati - secondo varie fonti di nazionalità non italiana - sono potenzialmente entrati in possesso dei dati sensibili degli utenti, vero target dell'operazione. Non è al momento chiaro come le credenziali di accesso di Alpitour siano state rubate.

Purtroppo in casi simili è impossibile capire la reale portata del problema, cioè quanti e quali dati sono stati realmente trafugati agli utenti che hanno cliccato sui link malevoli. In casi simili gran parte della responsabilità sta nell'atteggiamento critico o meno dell'utente, infatti cliccando sui link suggeriti con il proprio browser si è ritrovato su pagine il cui URL era difficilmente riconducibile a quello del tour operator. Inoltre, una certa reticenza nell'inserimento di dati sensibili su form online dovrebbe divenire abitudine consueta e consolidata tra gli utenti.

Va altresì segnalato che i più recenti browser e i software per la sicurezza (firewall e antivirus) sono solitamente in grado di segnalare situazioni potenzialmente pericolose. Quanto accaduto a Alpitour è forse il primo caso eclatante segnalato in Italia, ma in altri Paesi attacchi simili hanno già colpito Associated Press, Burger King, Dodge, New York Times.


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Dell: La nostra attenzione è sul mondo enterprise, non sugli smartphone

Michael Dell, fondatore e CEO dell'omonima compagnia, ha avuto modo di sottolineare alcuni dettagli della strategia che intende approntare per l'azienda all'indomani dell'avvenuta approvazione dell'offerta avanzata per riportarla allo status di private company.

Nel corso di un'intervista con la CNBC Dell ha voluto evidenziare il successo della compagnia nel mercato enterprise e l'impegno a continuare a coinvolgere i consumatori con nuovei tablet e sistemi PC, sebbene abbia smentito le voci circa la possibilità di tornare ad operare nel business degli smartphone.

Negli anni passati Dell ha rilasciato vari smartphone a marchio Venue, senza che però le soluzioni Android e Windows Phone riuscissero a decollare sul mercato. La compagnia ha inoltre assistito a vendite non particolarmente entusiasmanti con i tablet XPS 10 e Latitude, che hanno dovuto soffrire una agguerrita concorrenza da parte delle alternative iPad e Android.

Il brand Venue è però stato riportato sotto i riflettori la scorsa settimana, in occasione dell'Intel Developer Forum, per mostrare in anteprima un tablet da 8 pollici basato su piattaforma Bay Trail, consentendo così una piena esperienza Windows 8.1 su un dispositivo tablet tradizionale. Dell però non ha ancora rilasciato informazioni sul prezzo di questo dispositivo.

"Siamo davvero concentrati sui nostri clienti e sul realizzare soluzioni end-to-end" ha affermato Dell, il quale ha poi precisato quali siano le cinque aree strategiche nelle quali la compagnia si impegnerà per lo sviluppo futuro: miglioramento delle soluzioni enterprise, ampliamento delle capacità di vendita, maggiore attenzione sui mercati emergenti, cloud client computing per tablet e pc e nuovi investimenti per migliorare l'esperienza del cliente.

"Si tratta di cambiare la nostra attenzione da un obiettivo trimestrale ad un termine più esteso, cinque o dieci anni, raddoppiando gli investimenti" ha continuato Dell che osserva come l'azienda stia operando in un settore che muove un giro di affari di 3 mila miliardi di dollari, dei quali Dell riesce a beneficiare del 2% circa. "Nessuno detiene il 4% o il 5%. E' un numero di realtà incredibilmente grande" ha affermato Michael Dell, prevedendo che il settore potrà evolvere arrivando nel medio termine a muovere un giro di affari di 6 mila miliardi di dollari.

Uno dei predominanti trend di mercato è la necessità, da parte di molti clienti Dell, di realizzare i propri sistemi di cloud privato. Ciò si traduce in importantissime opportunità per l'azienda statunitense, dal momento che queste compagnie hanno ovviamente bisogno di server, infrastrutture, sistemi di storage che Del può fornire loro in un contesto di integrazione.


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Nexus 5 e Android 4.4 KitKat: trapelano le prime informazioni sulla data di lancio

Fra i dispositivi Android più ampiamente attesi abbiamo il prossimo Nexus 5, il dispositivo che offre esperienza Pure Google e prodotto materialmente da LG, secondo quanto riportato dalle ultime indiscrezioni. Le notizie sul nuovo modello si fanno sempre più interessanti e ne sono state mostrate alcune fotografie, trapelate dalla documentazione della FCC.

Ausdroid ed altre fonti avrebbero ipotizzato una prima data di lancio per il nuovo terminale: LG e Google toglieranno i veli dal nuovo dispositivo il 4 ottobre, assieme alla pubblicazione ufficiale della versione 4.4 KitKat di Android. Non possiamo confermare l'attendibilità della notizia, tuttavia va considerato che i Nexus vengano presentati generalmente proprio nel mese di ottobre.

Attualmente manca solamente l'ufficialità alla notizia, ma sembra che Nexus 5 ci sarà e avrà caratteristiche tecniche decisamente appetibili: un Qualcomm Snapdragon 800 da 2,3GHz offrirà la potenza necessaria a gestire la risoluzione FullHD del pannello da 5" installato. Nexus 5 inoltre supporterà lo standard Qi per la ricarica senza fili, oltre alla connettività di rete 4G, LTE, NFC e Bluetooth 4.0.

In seguito all'annuncio di Nexus 5, Android 4.4 KitKat sarà disponibile in pochi giorni anche per tutti gli altri dispositivi della famiglia. Fra le novità, Ausdroid riporta una nuova gestione del ridimensionamento della schermata, aggiornamenti al protocollo Miracast, una nuova interfaccia nella Galleria, nuove API per le animazioni e nuovi widget per le notifiche. Potrebbe cambiare anche il tema azzurro proposto di default con le vecchie versioni di Android, venendo offerte altre varianti di colori.

Nonostante la natura della notizia ci sembra abbastanza plausibile che il nuovo Nexus possa essere presentato nel mese di ottobre. Restiamo in attesa dell'ufficializzazione da parte di Google e LG.


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Godus: il God Game di Molyneux in Accesso Anticipato su Steam

Steam annuncia che è adesso disponibile l'Accesso Anticipato per Godus, il nuovo God Game di 22 Cans e dall'autore di Populous Peter Molyneux. Ecco come viene spiegata la necessità dell'Accesso Anticipato: "Così possiamo fare in modo che molti di voi inizino a giocare sin da subito, e questo ci consentirà di iniziare a capire cosa vi piace e cosa no. Questi dati ci permetteranno di rendere Godus un grande gioco nei prossimi mesi. Anche se Godus non sarà semplicemente un videogioco", si legge nel comunicato ufficiale di 22 Cans.

Godus

"Godus è una grande idea realizzata con una cultura di apertura e di cooperazione. Nasce dallo sviluppo di tante idee su come si vede il mondo, le persone e le potenze divine che sono nate e si sono sviluppate. Abbiamo ricevuto idee fantasiose che dimostrano grande passione verso questi argomenti. Godus non è solo un nuovo gioco, ma è un nuovo modo di fare i giochi. Amiamo quello che stiamo facendo e speriamo che vi unirete a noi!"

Accedono liberamente a questa prima versione del gioco coloro che hanno contribuito al finanziamento su Kickstarter. Ma si può accedere subito anche se si acquista la versione definitiva del gioco (€ 18) sempre tramite Steam.

Godus è basato su un mondo che vive di vita propria, unico e dettagliato. Il giocatore può influenzare il mondo di gioco con le proprie azioni, che possono essere sia buone che malvagie. "Godus sarà immediatamente accessibile, facile da imparare ma immensamente profondo", dice 22 Cans.

Il giocatore, come in Black & White, deve curare la propria religione e fare in modo che progredisca e si diffonda nel mondo, attirando sempre nuovi fedeli. Durante questo processo, però, si finisce per entrare in contrasto con altre divinità e altri popoli. Si tratta di una diffusa lotta multiplayer per il potere.

Il nuovo titolo di 22 Cans sfrutterà un mondo di gioco persistente, in cui ogni zona verrà assegnata a un giocatore, che potrà personalizzarla liberamente. Ogni azione in gioco si tradurrà istantaneamente in una conseguenza, visto che, ad esempio, le modifiche morfologiche potrebbero provocare dei cambiamenti climatici. I giocatori potranno decidere se manifestare frequentemente la presenza divina ai cittadini oppure se rimanere silenti e invisibili.

Nel primo caso i cittadini potrebbero diventare fin troppo abituati all'assistenza "dall'alto" e non essere più efficaci come prima. Nel secondo, invece, potrebbero crearsi dei disequilibri, e magari qualcuno dei seguaci potrebbe decidere di rivolgersi ad altre divinità. I seguaci inoltre daranno una loro interpretazione all'operato divino e scriveranno delle "Tavole della Legge".

Godus sarà un gioco principalmente multiplayer, che porterà i giocatori a lottare per ingraziarsi nuovi seguaci, mentre non mancheranno le guerre fisiche tra popoli diversi, che magari risiedono in stati contigui. Tutti i partecipanti, infatti, si ritroveranno nella stessa sessione di gioco.

Godus in qualche modo è poi il proseguimento dell'esperimento Curiosity – What's Inside the Cube?, imbastito dallo stesso Molyneux. Chi ha rimosso l'ultimo cubetto dell'ultimo cubo di Curiosity infatti assumerà il ruolo di Dio virtuale fra tutti i giocatori. Potrà stabilire regole e sancire punizioni e premi per i giocatori. Questo giocatore, inoltre, riceverà anche una parte dei guadagni generati dal gioco.


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Siri è finito e completo, dal 18 settembre finisce la fase di beta

Siri è un prodotto finito e completo a detta di Apple. Con il rilascio di iOS 7, infatti, la società di Cupertino rimuoverà la dicitura Beta all'interno delle pagine del sito ufficiale in cui si parla dell'assistente virtuale installato nei dispositivi mobile iOS.

Siri

Nel nuovo sistema operativo le novità non sono solamente estetiche: assieme all'abbandono dell'uso dello scheumorfismo tanto caro a Scott Forstall, Siri adesso risponde a più domande, fa uso di più motori di ricerca differenti e introduce per la prima volta una voce maschile in inglese, francese e tedesco. È stata migliorata la parte relativa alle informazioni sportive ed è possibile prenotare posti al ristorante negli Stati Uniti mentre riesce finalmente ad imparare come pronunciare un nome e comprenderlo al meglio.

Introdotto con iPhone 4S, l'assistente vocale di Cupertino ha segnato il futuro del mondo mobile, anche se molti utenti non si dimostrano ancora interessati all'uso dei comandi vocali in mobilità. Dopo Apple, infatti, anche Samsung ha introdotto un sistema simile all'interno dei dispositivi top di gamma con S-Voice, strategia seguita poi anche da Google con Google Now con un approccio sensibilmente diverso.

Apple ha aggiornato la propria pagina web rimuovendo il tag Beta a fianco della scritta Siri, in una pagina in cui si vede la nuova schermata traslucida sia in un iPad di quarta generazione che in un iPhone 5S, lo smartphone che sarà lanciato commercialmente il prossimo 20 settembre in America e in alcuni stati selezionati, fra cui la Cina. Per i prossimi iPad sarà necessario attendere qualche settimana in più, le prossime versioni non sono attese prima del mese di ottobre.


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HTC One Max, nuove foto e indiscrezioni del phablet e della colorata Sense 5.5

HTC One Max, noto anche come HTC 8088, è stato mostrato in nuove fotografie parecchio definite. La prima cosa che salta subito all'occhio è la presenza di un sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali, come avevamo già visto precedentemente con le prime fotografie. Posto proprio sotto al modulo fotografico, questo potrebbe servire soprattutto per identificare velocemente il proprietario del dispositivo in fase di sblocco o durante l'immissione di password, come è stato implementato su iPhone 5S.

HTC One Max fronteHTC One Max retro

Fra le novità rispetto alle indiscrezioni sin qui trapelate, possiamo notare la disposizione dei tasti fisici per il controllo del volume e di accensione e spegnimento. Sul fronte hardware si suppone che il prossimo One Max possa vantare componentistica particolarmente valida. Il processore sarà probabilmente uno Snapdragon 800, anche se nuove indiscrezioni fanno pensare ad una proposta meno performante e più economica: si parla infatti di APQ8064, meglio noto con il nome di Snapdragon S4 Pro.

HTC One MaxHTC One Max side

Una mossa di questo tipo va considerata nel tentativo di rendere più appetibile il nuovo HTC One Max dal punto di vista del prezzo d'acquisto per il consumatore finale rispetto alle controparti della concorrenza, come Galaxy Note 3 e Sony Xperia Z Ultra. Il phablet taiwanese avrà un display Full HD da 6 pollici, 2GB di RAM, Android 4.3 Jelly Bean e verrà probabilmente annunciato il mese prossimo.

HTC One Sense 5.5

Sono giunte altre novità dall'Estremo Oriente che potrebbero riguardare proprio il phablet HTC. Si tratta di una foto che raffigura la nuova interfaccia Sense 5.5, in linea con l'attuale versione ma più colorata e con una vaga somiglianza estetica con Windows Phone. Data la natura della notizia, questa potrebbe essere facilmente smentita con la presentazione ufficiale del nuovo dispositivo e della sua personalizzazione grafica.


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