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The Pirate Bay è morto. E quelle 372 'copie' in giro per il web?

Written By Unknown on Senin, 29 Desember 2014 | 23.46

In seguito alla chiusura di The Pirate Bay, si stanno diffondendo a macchia d'olio dei portali "clone" che aiutano a perorare la causa del portale di condivisione di file .torrent. Il merito va a The Open Bay, un progetto open-source capitanato da isoHunt che permette a chiunque abbia "un minimo di conoscenze sul funzionamento di internet e dei siti web" di sviluppare una propria versione del portale pirata.

Creare il proprio The Pirate Bay

Durante le prime settimane di settembre, la Baia è stata espugnata dalle autorità svedesi che, con un raid poliziesco in grande stile, hanno sequestrato server e computer che contenevano i dati sensibili del portale. A cosa è servito? Probabilmente a poco, se non ad espandere la piaga a livelli divenuti probabilmente non più controllabili: "Il destino di The Open Bay è adesso nelle mani della community in tutto il mondo", ha dichiarato un portavoce di isoHunt.

Il tutto ha avuto inizio con la pubblicazione di The Old Pirate Bay da parte del gruppo di hacker, ed in seguito il codice alla sua base è stato reso pubblico su GitHub. Nel giro di una settimana è divenuto il progetto più popolare all'interno del portale, con il solo dump del database (che contiene dati da isoHunt, KickAssTorrents e da The Old Pirate Bay) che è stato scaricato più di mille volte, permettendo la realizzazione di 372 copie del portale pirata sparse per il web.

"Vogliamo dare alla gente l'opportunità di esprimere le proprie idee, determinare le esigenze e divenire parte attiva nell'evoluzione di oldpiratebay.org", ha detto un portavoce del gruppo pirata a VentureBeat. "Ci sono arrivate un sacco di richieste per un'ampia gamma di funzionalità aggiuntive sul sito. In un momento in cui il futuro del Pirate Bay originale appare incerto, crediamo sia opportuno lasciare l'evoluzione di Old Pirate Bay nelle mani della community".

Ma l'obiettivo non è solo quello di rendere The Pirate Bay open-source, ma soprattutto quello di decentralizzare il più possibile i vari database di torrent in modo da renderli inattaccabili. Per quanto riguarda The Pirate Bay originale, non c'è niente di ufficiale riguardo a quello che potrebbe essere il suo futuro: le ultime parole risalgono al 15 dicembre, in cui non erano ancora stati delineati programmi su quella che potrebbe essere la rinascita del portale pirata.


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La Cina blocca Google: interdetto definitivamente l'accesso a Gmail in tutto il paese

Il regalo di Natale ricevuto da Google da parte del governo cinese è un bel blocco al servizio Gmail, avvenuto in Cina proprio a partire dal 25 dicembre. A rivelare la novità è il Transparency Report di Google che mostra una caduta repentina nel traffico del servizio di posta elettronica di Big G all'interno dei confini cinesi.

Traffico Gmail in Cina

Il governo dello stato asiatico si mostra estraneo ai fatti, dichiarandosi non responsabile dell'improvviso declino del traffico su Gmail. Sul piano tecnico, tuttavia, Google non ha verificato alcuna irregolarità: "Abbiamo controllato e non c'è niente di anomalo da parte nostra", ha dichiarato un portavoce del gigante di Mountain View al Reuters.

Anche il gruppo anti-censura GreatFire.org si è esposto sulla vicenda, dichiarando che l'accesso a Gmail è stato bloccato su una grandissima maggioranza degli account cinesi a partire da venerdì scorso. Non sorprende, inoltre, che le autorità cinesi non sappiano nulla sugli avvenimenti: Hua Chunying, portavoce del Ministero degli Esteri della Cina, ha detto di essere totalmente ignara del blocco del servizio.

Il blocco di Gmail arriva a circa sei mesi di distanza dalla più recente azione repressiva sul web da parte del governo cinese: in quell'occasione erano stati applicati i blocchi su alcuni servizi di Google (tra cui lo stesso Gmail), ma anche LinkedIn ed altri, proprio alla vigilia del venticinquesimo anniversario delle proteste di Piazza Tienanmen.

Gmail era già stato colpito in quel primo attacco, tuttavia molti utenti riuscivano ancora ad accedere al servizio utilizzando i dati IMAP, POP e SMTP. Possibilità che adesso è stata chiusa definitivamente, con l'unica via praticabile che rimane quella dell'accesso ai servizi bloccati attraverso VPN (Virtual Private Network).


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Natale con il botto in casa LG: G3 esplode durante la carica. Nessun ferito

Le batterie al litio dei nostri smartphone sono prodotti infiammabili e potenzialmente esplosivi, non è di certo una novità. In quanto tali, meritano determinate accortezze durante l'utilizzo e attenzioni particolari per quanto concerne i momenti in cui vengono ricaricate.

Se in molti incidenti del passato erano da biasimare le attitudini dei proprietari, in questo caso la posseditrice del G3 esploso durante i giorni scorsi, prima di Natale, non sembra avere alcune colpe.

LG G3 esploso

Self.Android di Reddit ha riportato il caso della sorella avvenuto alla vigilia di Natale, in cui il proprio LG G3 ha generato un modesto incendio durante la carica, circa un minuto dopo essere stato riposto sul materasso del proprio letto. L'utente ha specificato che il dispositivo non era stato posizionato sotto le coperte o il cuscino e che il rogo ha danneggiato solamente parte del materasso.

Il G3 non aveva mostrato alcun segnale sospetto prima dell'incidente: secondo la stessa "vittima" che ha segnalato l'avvenimento, lo smartphone non si era nemmeno surriscaldato più del solito durante l'uso. A testimonianza dell'accaduto sono state pubblicate una serie di fotografie (qui e qui) che mostrano i danni causati dal rogo sullo smartphone e sulla batteria, che appaiono visibilmente compromessi.

Al momento in cui scriviamo, quello di self.Android sembra essere un caso isolato, probabilmente causato da un difetto di produzione della batteria integrata. Il dispositivo era stato venduto attraverso l'operatore telefonico TMobile, che si è preso in carico il diritto d'assistenza chiedendo maggiori informazioni sull'avvenimento a LG.

LG G3 esploso, batteria

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e del responso ufficiale da parte del produttore sudcoreano.


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NSA: alcuni dipendenti hanno spiato mogli, mariti e amici in modo illecito

Da tempo parliamo di onda lunga dell'effetto Snowden, riferendoci alle conseguenze anche a lungo termine causate dalle rivelazioni dell'ex analista Edward Snowden sui sistemi massivi di sorveglianza da parte della NSA. L'agenzia per la sicurezza nazionale USA (questo è il significato di NSA, National Security Agency) da anni porta avanti un controllo capillare su tutte le comunicazioni digitali possibili a livello mondiale, finalizzato a rintracciare potenziali pericoli per la sicurezza (terrorismo, soprattutto).

Riassunto in breve: Edward Snowden, ufficialmente un ricercato e attualmente esule in Russia, ha rilasciato nel tempo alcuni documenti che provano come la NSA abbia raccolto e analizzato un numero impressionante di dati personali senza concentrarsi su bersagli a rischio, ma attingendo più dati possibili anche da cittadini comuni, ambasciatori, primi ministri di altre nazioni e via dicendo, causando non poco imbarazzo all'NSA e all'amministrazione USA in genere.

Lo sdegno della popolazione, o almeno una parte di essa, si è materializzato in atti formali di richiesta chiarimenti, avanzati da associazioni  del calibro della American Civil Liberties Union (Unione Americana per le Libertà Civili, ACLU) organizzazione non governativa orientata a difendere i diritti civili e le libertà individuali negli Stati Uniti e con tutti gli strumenti legali per avanzare richieste a governo ed NSA, costretti loro malgrado a rispondere in qualche modo.

Una risposta dovuta per legge, precisamente dalla Freedom of Information Act (FOIA), approvata nel 1966 durante il mandato del presidente Lyndon B. Johnson che permette a giornalisti e studiosi di accedere a molti (non tutti) archivi di Stato statunitensi, fra cui alcuni documenti riservati con informazioni di carattere storico o di attualità. Una sorta di arma per garantire trasparenza nelle operazioni della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino, tutelando al contempo il diritto di cronaca e la libertà di stampa.

Una premessa forse noiosa ma doverosa per spiegare perché la NSA sia stata in qualche modo costretta a rendere pubblico qualche documento (li trovate a questa pagina), scegliendo però la notte di Natale per minimizzare l'impatto mediatico, seguendo una prassi usata un po' in tutto il mondo quando si vuol mettere via una notizia in fretta e furia. Quello che è emerso (probabilmente la punta dell'iceberg) conferma alcune delle paure degli utenti, ovvero che mezzi così potenti di intercettazione, dal 2001 al 2013, sono stati utilizzati non solo per la lotta al terrorismo, ma anche per mere questioni personali da parte di alcuni dipendenti NSA.

Le rassicurazioni fatte dalla NSA nel tempo, riguardanti un sistema molto rigido di controllo interno su informazioni e utilizzo degli strumenti da parte del singolo dipendente, si indeboliscono di molto leggendo il report pubblicato dalla NSA stessa. Diversi dipendenti hanno infatti focalizzato le proprie attenzioni (anche) su mogli, mariti, figli, amici dei figli, utilizzando quindi la macchina statale di intelligence per fini puramente personali che nulla avevano a che vedere con il terrorismo. Casi isolati? Forse, ma il fatto che al fenomeno, fra le mura della NSA,  fosse dato il nomignolo di "loveint" (intelligence amorosa) la dice lunga sulla potenziale diffusione del fenomeno.

The Intercept pubblica alcuni stralci presi qua e là dai PDF messi a disposizione, in cui emergono errori grossolani da parte dei singoli (c'è chi erroneamente aveva impostato come target il proprio smartphone marcandolo come potenziale minaccia), mettendo in luce il grande potere decisionale già a partire dal singolo analista.


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Smartphone da 4GB di RAM prossimi al debutto con le nuove LPDDR4 a 20nm di Samsung

Durante gli scorsi giorni Samsung ha annunciato l'avvio della produzione in volumi dei primi moduli di RAM LPDDR4 da 8Gb, in previsione del debutto commerciale atteso per il 2015. A detta del produttore i chip consentiranno vantaggi considerevoli sia sul piano del consumo energetico, che su quello prestazionale.

LPDDR4, specifiche

Stando alle specifiche rilasciate da Samsung, le nuove LPDDR4 proprietarie dovrebbero raggiungere una frequenza di clock pari a 3,2GHz. Si tratta di un valore superiore anche a quello dei più recenti moduli pensati per sistemi desktop, tuttavia l'ampiezza di banda passante rimane ancora notevolmente inferiore. Le frequenze di clock più spinte tuttavia dovrebbero ridurre, solo parzialmente naturalmente, il gap prestazionale delle memorie fra i due ambienti.

Nel grafico che riportiamo nella pagina appaiono evidenti i benefici teorici delle nuove specifiche LPDDR4: i dispositivi che ne faranno uso potrebbero arrivare ad una banda passante teorica massima di circa 35GB/s, ovvero oltre il doppio di quella permessa dalle memorie LPDDR3. Il boost prestazionale sarà accompagnato ad un consumo energetico in assoluto inferiore: le attuali memorie utilizzano 4pJ (picojoule) di energia per singolo bit, ma i moduli LPDDR4 permetteranno di dimezzare tale valore.

RAM LPDDR4, benefici prestazionali ed energetici

Naturalmente si parla di migliorie in linea teorica, poiché gran parte dei vantaggi reali saranno infatti relativi alle scelte produttive dei vari OEM, in base alla destinazione d'uso del chip e al prodotto in cui verrà integrato. Il nuovo standard non può comunque che seguire un trend lanciato ormai da alcuni anni sul mercato mobile: la bandwidth delle memorie è in rapido aumento su smartphone e tablet soprattutto per rispondere all'esigenza di gestire risoluzioni video in costante aumento.

Ad oggi nessun produttore si è dimostrato ufficialmente interessato ad adottare le più recenti memorie LPDDR4, anche se circolano da mesi indiscrezioni al riguardo. Il debutto potrebbe già essere annunciato nei prossimi mesi con il lancio del nuovo Galaxy S6, che potrebbe fare da trampolino di lancio per le nuove tecnologie sul mercato mobile.


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Start Menu 8

scheda aggiornata 5 ore fa

Start Menu 8 è un strumento personalizzato su desktop per il sistema di Windows.

Riporta il bottone di avvio e il start menu a Windows 8/8.1, ed offre più operazioni flessibili sul menu start. Gli utenti possono creare una nuova cartella nella lista di start menu per processare un avvio rapido degli elementi. Un engine di ricerca più potente rende più veloce la ricerca in tutto il disco, finisce in pochi secondi. È il migliore Start Menu per Windows 8/8.1 e anche un superiore start menu per la sostituzione di quello per Windows 7/Vista/XP

Novità:

  • Supporta la personalizzazione di un nuovo gruppo nel menu Start per iniziare gli elementi in modo veloce
  • Supporta la ricerca rapida in tutto il disco, anche se l'articolo non è indicizzato
  • È stata aggiunta l'opzione di restart in Mode Sicuro per Windows 10 Technical Preview e Windows 8.1 / 8.
  • Supporta "Pin to Start Menu (Menu Start 8)" con il clic a destro sul elemento
  • Dimostra gli elementi aperti recentemente come nei documenti, browser,ecc nel start menu per un avvio rapido
  • Supporta il salto di UAC quando si aprono le applicazioni dal menu Start 8
  • Supporta la personalizzazione della trasparenza del menu di avvio
  • Sincronizza automaticamente l'immagine di utente e immagine di account
  • Supporta Windows 10 Tecnico Preview, e Windows 8.1 / 8/7 / Vista / XP
  • Provede FAQs di Windows 8 / 8.1 iniziate da gli utenti di Start Menu 8
  • Supporta alto DPI
  • Interfaccia utente ottimizzata per il funzionamento facile e conveniente
  • Supporta 38 lingue

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Apple, nessun regalo digitale per le festività del 2014

L'iniziativa "12 giorni di regali" che Apple ha proposto sin dal 2008 e che prevedeva l'offerta, in forma gratuita, di svariati contenuti digitali non sarà riporposta quest'anno. E' quanto afferma il sito web Appleinsider, sulla base delle informazioni reperite da alcune fonti vicine alla Mela.

Negli anni scorsi infatti Apple rilasciava, nelle settimane precedenti il Natale, una apposita app che a partire dal 26 dicembre e per 12 giorni consecutivi, con termine il 6 gennaio, regalava agli utenti un nuovo dono digitale: una app, un gioco, un singolo musicale, un video o un e-book. Ogni regalo restava disponibile per 24 ore prima di essere sostituito da quello successivo.

Fonti vicine alla compagnia hanno però affermato che la Mela non ha alcun piano per avviare la promozione quest'anno e la mancanza sullo store della app specifica non fa altro che confermare la cosa. Lo scorso anno, durante l'iniziativa, Apple ha regalato alcuni singoli di Justin Timberlake e di Lore, il film Hugo, l'app Best in Travel 2014 di Lonely Planet oltre ad una serie di varie altre app e giochi.

Attualmente non vi sono ulteriori informazioni o indizi che possano suggerire l'intenzione di Apple di riproporre la promozione con modalità o tempistiche differenti o di riportarla in auge per il prossimo anno.


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Facebook abbandona Microsoft su Graph Search

Written By Unknown on Senin, 15 Desember 2014 | 23.46

Nel 2007 Microsoft investiva 240 milioni di dollari su Facebook, acquistandone l'1,6%. Tale operazione faceva crescere il valore della società di Zuckerberg ad una cifra di 15 miliardi di dollari, senza alcun senso all'epoca per molti. Gli scettici si sono indubbiamente ricreduti con il passare del tempo, con Facebook che ad oggi, dopo solo alcuni anni, vale più di 200 miliardi di dollari.

L'investimento su Facebook è stato il più redditizio attuato dalla Microsoft dei tempi di Steve Ballmer. Microsoft ha venduto alcune delle azioni di Facebook nel 2012 e in giugno 2014, ma dispone ancora di una piccola parte del gigante del web alla base del celebre social network. Ma questo non vuol dire che Zuckerberg deve qualcosa al colosso di Redmond: Facebook ha infatti confermato di aver rimosso Bing dai risultati di Graph Search.

L'uso di Bing su Facebook era dovuto ad un accordo intrapreso fra le società nel 2007, rinnovato in un secondo momento nel 2010. Si tratta di una novità di cui molti utenti non si sono probabilmente nemmeno accorti, ma che influenzerà notevolmente le quote di mercato del motore di ricerca di Microsoft(attualmente secondo negli Stati Uniti con il 20%), dopo aver subito alcuni scossoni per via del recente passaggio al nuovo redesign del portale.

L'abbandono di Bing su Facebook si traduce con la volontà di Zuckerberg di slegarsi definitivamente da Microsoft? Naturalmente non c'è niente di ufficiale, ma un portavoce della società di Redmond assicura che gli accordi fra le due parti verranno sfruttati in "altre aree" non meglio specificate. La novità arriva in un momento in cui Facebook si vuole schierare in prima linea nel campo delle ricerche, sfruttando il database dei contenuti immessi dagli stessi utenti.

Da pochi giorni, e solo per gli utenti americani, Facebook consente di cercare non solo persone o pagine, ma anche all'interno dei contenuti dei post pubblicati dagli "amici". Ovviamente Zuckerberg non vuole porsi in diretta concorrenza con Google nel settore che quest'ultima domina da anni tuttavia, considerata l'importanza del social network per i siti editoriali, la feature potrebbe ben presto portare non pochi fastidi in quel di Mountain View.


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Editori iberici contro la chiusura di Google News in Spagna

L'imminente chiusura di Google News in Spagna sta iniziando a preoccupare gli editori iberici. La scorsa settimana avevamo parlato della decisione del colosso di Mountain View di cessare il servizio a seguito dell'approvazione di una legge che lo costringerebbe a pagare agli editori delle royalty per poter usare gli estratti degli articoli.

Dato che Google non raccoglie alcun utile dal servizio Google News, la naturale conclusione cui è giunto è stata quella di chiudere il servizio in Spagna e rimuovere dalle fonti tutte le pubblicazioni spagnole. Ma l'associazione degli editori di quotidiani spagnola (AEDE) ha dichiarato in un comunicato che "La chiusura di Google News [...] non è equivalente alla chiusura di un qualsiasi altro servizio, data la posizione dominante sul mercato e avrà senza dubbio un impatto negativo sui cittadini spagnoli e sulle aziende".

L'Associazione chiede quindi l'intervento delle autorità spagnole, europee e di concorrenza affinché vengano salvaguardati i diritti dei cittadini e delle aziende. Irene Lanzaco, portavoce dell'Associazione, precisa come non venga chiesto a Google di fare un passo indietro ma di aprire delle trattative.

Il colosso di Mountain View non ha ancora fatto sapere alcunché, anche se è facile immaginare che, visti i precedenti in Germania, sarà tranquillamente disposto a trattare tutto fuorché qualsivoglia accordo commerciale. La questione, insomma, è tutt'altro che chiusa.


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Oculus Rift e Runtastic: luoghi di fitness e allenatori diventano virtuali

Runtastic ha costruito il suo successo a partire dalle app di tracciamento sportivo per smartphone, ma poi è stata capace di aggiungere ai prodotti virtuali anche tutto un ecosistema di prodotti per sfruttare al meglio queste ultime, come ad esempio l'activity tracker Orbit, la fascia cardio Bluetooth, lo sport watch GPS e pure la bilancia.

Per il CES 2015 Runtastic ha però in mente un'espansione davvero interessante, che viene annunciata oggi. Stiamo parlando di un'integrazione con Oculus Rift, ad oggi il più noto visore stereoscopico di realtà virtuale. Runtastic ha, infatti, annunciato lo sviluppo dei suoi popolari esercizi di tonificazione e a corpo libero per Oculus Rift.

Il binomio cerca di unire esercizio e fuga dalla quotidianità: utilizzando Oculus Rift, gli utenti possono effettuare gli esercizi senza spostarsi casa, oppure in ufficio o in hotel, avendo sensazione di allenarsi in cima a una collina, all'interno di una villa sul mare oppure in un futuristico buco nero. In futuro, gli utenti potrebbero avere la possibilità di personalizzare i luoghi, creando il proprio ambiente perfetto per il fitness o la meditazione.

Inoltre, è possibile guardare i video Runtastic all'interno della realtà virtuale: questa tecnologia punta a rendere il fitness più facile, con avatar in 3D che agiscono da allenatori personali e mostrano come gli esercizi debbano essere effettuati, mentre tutte le statistiche vengono registrate esattamente come lo sarebbero nelle app Runtastic.

"La realtà virtuale è uno straordinario strumento tecnologico e un nuovo e divertente mondo da scoprire" ha dichiarato Thomas Auinger, Head of Media a Runtastic. "L'integrazione della realtà virtuale con l'esperienza fitness di Runtastic fornirà agli utenti un formidabile strumento per tenere alta la motivazione e migliorare il proprio stile di vita."


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Google: stop alla produzione di Nexus 5, ma non alle vendite

Pur con la sua fotocamera non all'altezza di altri top di gamma, Nexus 5 è ancora oggi uno degli smartphone migliori in circolazione. Nonostante ciò, l'evoluzione tecnologica corre inarrestabile, e il richiesto modello da cinque pollici deve lasciare spazio al nuovo Nexus 6, prodotto da Motorola con un ampio display OLED da 6 pollici per incontrare le mutevoli esigenze del settore.

Google Nexus 5

Google ha confermato di aver fermato le catene di montaggio in cui si produceva il Nexus 5, ma le vendite non verranno arrestate prima della fine del primo trimestre del 2015 in base, logicamente, alle disponibilità nei magazzini. La contraddizione deriva da un'affermazione rilasciata da un portavoce di Google nel fine settimana, che dichiarava che le vendite dello smartphone si sarebbero fermate una volta finite le unità in stock del Pure Google del 2013.

Nexus 5 è divenuto particolarmente difficile da acquistare nei canali di rivendita ufficiali, ma è ancora disponibile attraverso rivenditori terzi anche in Italia (specialmente online). Considerando le dichiarazioni degli ultimi giorni, è probabile che la situazione non si sbloccherà prima della fine del mese di marzo su Google Play Dispositivi, rendendo quella degli store di terze parti l'unica soluzione possibile per l'acquisto.

Con un display da 5 pollici, Nexus 5 è uno smartphone parecchio più equilibrato sul piano delle dimensioni rispetto all'attuale phablet di Motorola e la scelta di rimuoverlo dalla line-up potrebbe non essere così logica da un punto di vista meramente commerciale. Non tutti gli utenti sono disposti ad utilizzare uno smartphone da 6" e Nexus 5 ad oggi ci sembra la proposta più appetitosa da parte di Google per un pubblico di massa, anche per via dall'invitante rapporto qualità-prezzo.


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Better Portable Graphics (BPG) contro JPEG

C'è un nuovo formato di immagine che promette interessanti sviluppi e in linea di principio potrebbe arrivare a soppiantare l'ormai diffusissimo JPEG utilizzato da oltre 20 anni. La novità si chiama Better Portable Graphics (BPG) ed è stata presentata da Fabrice Bellard, la mente che in passato ha ideato progetti del livello di FFMPEG e QEMU.

BPG è un formato basato sul codec video H.265 che fa riferimento al progetto opensource x265. Questo codec è in grado di offrire un rendering a 14bit per canale colore a cui si aggiunge un ulteriore canale alpha e l'eventuale opzione lossless per risultati di massima qualità. A titolo di esempio segnaliamo che l'attuale e diffuso JPEG offre una profondità di 8 bit per canale, quindi BPG promette di sfruttare al meglio le caratteristiche di gamma dinamica delle recenti fotocamere.

A questo indirizzo sono disponibili svariati esempi nei quali immagini salvate in formato JPG e BPG vengono messe a confronto. Per un giudizio obiettivo è necessario tener presente le dimensioni in Byte del file di immagini e correlare poi tale elemento con le caratteristiche visive offerte da BPG.

A sinistra immagine .JPG mentre a destra la medesima immagine in BPG

JPEG per taluni utenti è letteralmente sinonimo di immagine: sul web è diffusissimo, fotocamere e smartphone lo utilizzano quale formato di riferimento e pressoché ogni software di visualizzazione è in grado di interpretare correttamente il formato. Ci sono però situazioni nelle quali il JPG mostra qualche limite, in particolare nel momento in cui al crescere della risoluzione del display utilizzato si desidera poter disporre di una qualità d'immagine superiore.

È proprio in questo ambito che BPG può fare la differenza anche se al momento attuale è poco verosimile che questo nuovo formato possa in tempi brevi soppiantare il JPG. Si consideri solo il primo - e già significativo ostacolo: nessun dispositivo o software al momento attuale offre supporto a BPG in modo nativo. Il progetto è comunque interessante e i risultati visualizzabili in questa gallery aiutano a comprendere la portata delle possibili evoluzioni.


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Il termostato di casa si controlla con i comandi vocali grazie a Google

Google ha aggiunto una nuova funzionalità sul proprio assistente virtuale, Google Now. In sostanza, l'utente può dettare comandi vocali al proprio smartphone indirizzati al termostato Nest, di proprietà della stessa Google. L'assistente virtuale è disponibile sia su Android che su iOS, ma per l'abilitazione della funzionalità su entrambe le piattaforme bisogna aspettare ancora.

Integrazione di Nest su Google Now
Fonte: Droid Life

Google Now è integrato in maniera capillare all'interno di tutti gli smartphone Android (ad eccezione delle versioni forked del software), ed è disponibile anche su iOS attraverso il download dell'app Google. Utilizzando il servizio, l'utente può dettare già da adesso comandi come "Imposta la temperatura a 25°C" per verificare l'imminente arrivo della funzionalità, non ancora attiva sul termostato.

Ad oggi, pronunciando la frase sopra menzionata, Google Now mostrerà una delle sue tipiche schede con un messaggio d'errore per la mancata rilevazione di Nest. All'interno della scheda sarà infatti presente anche l'esplicita frase "Works with Nest". Premendo sulla scritta si accede ad una pagina che descrive la funzionalità, ma cercando di effettuare l'accesso si verrà indirizzati ad un sistema di log-in non ancora attivo.

Nest è una società su cui Google ha investito oltre 3,2 miliardi di dollari per la sua acquisizione, con una manovra che rappresenta solo uno dei tanti tentativi di accesso al settore della domotica da parte dei colossi tecnologici più eminenti. L'integrazione su Google Now potrebbe consentire funzionalità molto interessanti, particolarmente simili a quelle già presenti sul servizio d'assistenza virtuale di Mountain View.

È facile pensare che in un futuro Nest possa essere in grado di rilevare la nostra posizione in qualsiasi momento, ed impostare determinati valori in funzione delle nostre abitudini, del traffico previsto per il nostro ritorno a casa, ad esempio dopo il lavoro, o semplicemente accedere alle impostazioni di geolocalizzazione dello smartphone. In questo modo, una volta arrivati a casa ci aspetterà una temperatura ideale, a tutto vantaggio del consumo energetico domestico.


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Burn4Free CD and DVD

scheda aggiornata 45 minuti fa

Software di masterizzazione CD/DVD ideale per backup di dati e creazione di compilations partendo da files audo (mp3 ma non solo). Semplicità d'uso ed un'originale interfaccia grafica fanno di Burn4Free il software ideale per chi è alle prime armi.


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SmartFTP

Written By Unknown on Senin, 08 Desember 2014 | 23.46

scheda aggiornata 3 giorni fa

Ottimo software per la navigazione e gestione degli FTP, caratterizzato da un'interfaccia grafica semplice ed estremamente intuitiva.


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Eidos Montreal mostra il nuovo motore grafico alla base del prossimo Deus Ex

Eidos Montreal ha annunciato che il prossimo gioco della serie Deus Ex sarà mosso dal nuovo Dawn Engine. Progettato per il PC e per le console di nuova generazione, Dawn è basato su una versione fortemente modificata del Glacier 2 Engine di IO Interactive (software house anch'essa sussidiaria di Square Enix, come Eidos Montreal), che abbiamo già visto in Hitman Absolution.

Dawn Engine

"Vogliamo migliorare i nostri giochi sia visivamente, che dai punti di vista del gameplay e della narrazione", scrive Sacha Ramtohul di Eidos Montreal sul blog ufficiale. "Abbiamo voluto condividere un primo assaggio di quello che ci proponiamo di realizzare, con uno screenshot del motore Dawn in azione. Pubblichiamo questo screenshot con il solo scopo di mostrare il livello di dettaglio e la fedeltà artistica che è possibile ottenere con il Dawn Engine".

Eidos Montreal aveva già rivelato un anno fa di essere al lavoro sul Deus Ex di prossima generazione, ma si limitava a rilasciare un concept art senza fornire informazioni accurate sul progetto. In quell'occasione si parlava di Deus Ex Universe, facendo intuire che a fianco del nuovo titolo di riferimento per la serie ne sarebbero arrivati altri. Adesso Ramtohul specifica meglio, allontando l'ipotesi secondo la quale quell'Universe rimanderebbe a un MMO.

"Il motore Dawn sarà alla base di tutti i prossimi giochi del Deus Ex Universe sviluppati da Eidos Montreal", scrive ancora. "Alcuni di voi hanno pensato che il termine Universe sottintendesse un MMO, ma non è così".

"Deus Ex Universe è semplicemente il nome del mondo immaginario e del lore che stiamo creando per la nuova fase di Deus Ex. Riguarderà sia i giochi di base della nuova serie, sia tutti gli altri prodotti che graviteranno intorno ad essi".

"Per il momento non intendiamo andare troppo nel dettaglio, ma vogliamo che i nostri progetti abbiano dei legami significativi tra di loro, in modo da rendere più interessante e profonda l'esperienza all'interno del nuovo Universe. Condivideremo altri dettagli nei prossimi mesi".


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Steve Jobs testimone postumo con PSY, Cortana, Playstation, HP e A7 II in TGtech

Suo malgrado Steve Jobs è stato chiamato a testimoniare nel processo che vede alcune aziende del panorama IT contrapposte ad Apple per aver ostacolato la concorrenza con il suo DRM non compatibile con gli altri sistemi. Come ci spiega Nino Grasso sono le email di Jobs quelle portate al banco dei testimoni.

Davide Fasola capita con l'ultim'ora di giornata: Cortana, l'assistente vocale di casa Microsoft, è finalmente disponibile anche in Italia. Si tratta però, come ci racconta, di una versione alpha Developer Preview.

Roberto Colombo ci porta dietro le quinte di YouTube: Google ha dovuto mettere mano all'algoritmo del sistema di condivisione video in quanto il video Gangnam Style di PSY ha superato in termini di visualizzazioni il più grande intero a 32-bit 2.147.483.647. Con il nuovo contatore PSY è già arrivato a quota 2,15 miliardi di visualizzazioni, con qualche commento in calce al video: più di cinque milioni.

Paolo Corsini ci parla invece delle novità che HP ha messo sul piatto durante HP Discover Europe, evento che si è da poco tenuto nella città catalana di Barcellona, mentre la parola torna poi a Roberto Colombo per il prezzo della nuova Sony Alpha A7 II, che si posiziona 300 Euro più in alto del modello precedente.

Chiude Rosario Grasso, di ritorno da compleanno di Peppa Pi.....di Playstation, che - a qualcuno potrà suonare strano - compie già vent'anni. Nella puntata odierna trovate anche Alessandro Bordin, ma non vi sveliamo come e dove....


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AdwCleaner

scheda aggiornata 3 giorni fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Wrath of Sparta è il prossimo DLC di Total War Rome II

Si tratta del periodo storico più antico mai toccato da un Total War. Wrath of Sparta sfida i giocatori a dominare il mondo Ellenico: mentre le Città Stato si contendono il controllo delle loro terre, attraverso il mar Egeo il vendicativo Impero Persiano guarda il suo vecchio nemico greco da vicino.

Total War Rome II: Wrath of Sparta

Attraverso una mappa della campagna focalizzata su una dettagliata Grecia antica, includendo Isole Greche e Costa Ionica, questo DLC contiene nuovi alberi di sviluppo, campi di battaglia e unità navali, grandi prodigi e famosi eroi greci. Inoltre, un ricco spaccato della cultura dell'antica Grecia è illustrato attraverso molte iconiche competizioni atletiche e festività.

Wrath of Sparta promette centinaia di ore di gioco e un sostenuto livello di approfondimento. Maggiori informazioni si trovano nel video sottostante e nella pagina dello store.

Total War Rome II: Wrath of Sparta sarà disponibile sul mercato a partire dal 18 dicembre e verrà venduto a 14,99 euro. Si può ottenere uno sconto del 10% prenotando il gioco entro il 16 dicembre.


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Apple cresce in Italia grazie ad iPhone 6, ma il Plus conquista gli Stati Uniti

Gli americani sono sempre stati partigiani nei confronti di iPhone: lo sentono come il "loro smartphone", un prodotto nato dalla loro patria partendo dal software fino ad arrivare alla progettazione tecnica e stilistica. Lo sentono loro a tal punto da giustificare alcune magagne storiche. Ma come fanno, adesso, a giustificare il grosso successo del phablet da 5,5", dopo aver osteggiato per anni la scelta del piccolo è bello?

Semplice, non lo fanno: lo dicono e basta. Kantar Worldpanel ha analizzato le vendite di smartphone in un periodo di tre mesi che si concludono con la fine di ottobre. iPhone 6 ha guidato la crescita delle vendite in tutto il mondo, ma naturalmente è sempre Android a fare la voce grossa nel mercato, grazie anche alla versatilità del sistema operativo che gli permette di integrarsi in maniera capillare in tutte le fasce di prezzo.


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Ma fra quelli rilasciati da Kantar, sono i dati iPhone 6 Plus che suscitano maggiore interesse. Il phablet di Cupertino, da solo, ha conquistato il 41% del mercato americano dei dispositivi con display da 5,5" o più, nei tre mesi analizzati dalla società. Il Plus ha ottenuto il 10% delle vendite di dispositivi iOS, analogamente a quello che accade all'interno del settore, con il 10% dei dispositivi che occupano l'intera torta degli smartphone a riportare display da oltre 5,5". Un dato in repentino aumento rispetto all'anno scorso.

Apple è entrata in ritardo nel settore, ma è riuscita a padroneggiarlo sin da subito, almeno stando a quanto riportato dalla società d'analisi. E lo ha fatto in un mercato che fino a pochissimi mesi fa giustificava in massa le anacronistiche dimensioni del display degli iPhone 5S. Gli iPhone sono i più grandi di sempre, "enormi" come li promuove la stessa Apple, e lo sono anche nelle vendite, tuttavia è stato enorme anche il passo indietro fatto dalla società, che ha tacitamente ritrattato tutte le affermazioni di Jobs e seguaci sulle dimensioni perfette dello smartphone.

iOS è in crescita in quasi tutti i mercati rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, dato che conferma che i nuovi iPhone 6 hanno avuto un ottimo successo di pubblico: nei cinque paesi principali d'Europa riscontriamo un miglioramento del 5,9% (da 14,8 a 20,7%), mentre i nuovi modelli sono stati apprezzati soprattutto in Regno Unito, con un incremento delle vendite del 10,4% su base annuale. In Italia le quote delle vendite salgono dal 10,1 al 13,5%, con un aumento del 3,4%.

In calo le quote in Giappone, in cui comunque iOS da solo occupa il 48% dell'intero mercato. Android come sempre irraggiungibile e riporta, tranne in rari casi, vendite pari ad oltre il 70% delle complessive avvenute nei vari mercati nel settore degli smartphone. Apple non punta comunque alle sole quote di mercato, ma soprattutto agli utili, e Kantar Worldpanel prevede - ma non è difficile farlo - un trimestre record per la Mela morsicata.


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Le migliori offerte di Natale di Amazon: PlayStation 4 bianca, Nikon D90 e molto altro

Si avvicina il Natale, tempo di feste ed anche di regali. Regalando un gadget tecnologico spesso si va a colpo sicuro, ma al tempo stesso la spesa non è indifferente soprattutto se non si sa cosa e come acquistare. Amazon si è rivelata nel tempo una delle risorse più preziose per l'"e-shopper", sia per i prezzi che per le centinaia di offerte che vengono aggiornate giorno dopo giorno. Segnaliamo inoltre la nostra vetrina natalizia, con i consigli della redazione per non sbagliare sui regali tecnologici.

Per il Natale, Amazon ha approntato sul sito un'intera sezione, il Negozio di Natale, in cui appariranno giornalmente le migliori offerte a tempo limitato. Si tratta di offerte lampo la cui convenienza, a volte, è da ponderare con attenzione, mentre altre volte si tratta di occasioni da non lasciarsi sfuggire. Di seguito riportiamo le offerte attuali che ci hanno maggiormente colpito, fra quelle disponibili al momento della stesura.

Sony PlayStation 4 Bianca, Limited

Sony PlayStation 4 in offerta su Amazon.it

Con un risparmio di 40€ sul prezzo di listino consigliato, Amazon ci propone come regalo di Natale una Sony PlayStation 4 in versione bianca. Qualsiasi appassionato di console gradirebbe ricevere sotto l'albero un oggetto simile, anche se il prezzo non è certamente popolare: la console in versione Glacier si trova in offerta a 369,98€ fino a lunedì 8 dicembre. Un prodotto che non ha bisogno di presentazioni, il migliore sul piano tecnico nell'attuale generazione di console: cuore del sistema un chip da otto core x86-64 e un processore grafico di ultima generazione da 1,84 TFLOPS con 8 GB di RAM unificata e GDDR5.

Router e accessori di rete TP-Link: TD-W8960 N e TD-W8980

TP-Link router e accessori Wi-Fi in offerta su Amazon.it

Quattro accessori di rete di TP-Link sono attualmente in offerta su Amazon, per creare o aggiornare la propria rete domestica. Iniziamo con un Modem Router entry-level, TP-Link TD-W8960 N, compatibile con le reti N da 300Mbps. Si trova in offerta a soli 24,99€ su Amazon, ed è l'ideale per chi vuole aggiornare la propria rete su standard G. Salendo di prezzo troviamo il TD-W8980, che si avvantaggia del supporto Dual Band, per una velocità massima di 600Mbps. Il suo prezzo è attualmente di 58,90€, con un risparmio di ben 71€ sul prezzo di listino. Queste prime due offerte scadranno il 7 gennaio. Infine riportiamo due range extender, ovvero ripetitori Wi-Fi per migliorare con una spesa irrisoria la portata della propria rete wireless: TP-Link TL-WA854RE permette di farlo fino ad una velocità massima di 300Mbps (N), mentre RE200 a 750Mbps. Il loro prezzo è rispettivamente di 20,99€ (47% di sconto fino al 7 gennaio), e 48,90€ (25% di sconto fino al 31 dicembre).

Fotocamere digitali reflex e mirrorless: Nikon D90, Nikon 1 J2, Nikon D3100 e Coolpix P520

Fotocamere Nikon in offerta su Amazon.it

Non è l'ultimo modello del produttore giapponese, ma a distanza di anni è un prodotto che si fa rispettare. Nikon D90 è ancora oggi un'ottima reflex, soprattutto per chi cerca di entrare seriamente nel mondo della fotografia digitale. Viene proposta da Amazon in offerta al prezzo di 699€ con obiettivo Nikkor 18-105 fino al 31 dicembre, con un risparmio di circa 181€ sul prezzo consigliato. Fra le altre proposte troviamo anche la mirrorless Nikon 1 J2 con obiettivo 10-30mm e sensore da 10 megapixel al prezzo di 249€ (fino al 31 gennaio), la Nikon D3100 con sensore da 14,2 megapixel e obiettivo 18/55 II a 299€ e la Nikon Coolpix P520, bridge super-zoom 42X con sensore da 18 megapixel al prezzo di 289€.

Accessori e batterie esterne per smartphone

Accessori per smartphone in offerta su Amazon.it

Andare in giro senza smartphone è ormai cosa assurda da dire o, peggio, da fare. Tuttavia arrivare a sera con una singola carica è sempre più difficile, e per riuscirci ci vengono in aiuto le batterie esterne. Amazon ne propone molte come regalo di Natale: iniziamo con EasyAcc Ultra Compact, modello USB da 10.000mAh, venduto in offerta a 24,99€. Per i più tenaci e assidui fruitori di smartphone troviamo anche un modello da 16.000mAh di Anker con doppia uscita USB. Il risparmio in questo caso è più consistente: il prezzo è di 34,99€, in sconto del 30% sul prezzo consigliato. Tra le offerte di Amazon troviamo anche due prodotti più atipici: un altoparlante portatile Bluetooth con LED blu, sempre di EasyAcc e un lettore wireless di SD Card, Chiavetta USB e hard disk con batteria da 3000mAh, per condividere file senza cavi con il proprio smartphone a 31,99€ (risparmio di 28€).

Videogiochi, film e bundle

Molto interessanti anche le offerte di videogiochi, film e bundle di più film che vengono proposti ad una spesa unica.

  • Far Cry 4 - Limited Edition: 40,98€ per Xbox 360 [Link] e PS3 [Link]
  • Bundle PS4 + Far Cry 4 + Minecraft: 399€
  • Just Dance 2014 per Wii: 19,98€
  • Assassin's Creed Rogue: 40,98€ per Xbox 360 [Link] e PS3 [Link]
  • Disney Infinity 2 Starter Pack: tutte le piattaforme, a partire da 39,98€
  • Disney Infinity 3 Avengers Starter Pack: tutte le piattaforme, a partire da 49,98€
  • Watch Dogs: tutte le piattaforme, a partire da 29,98€
  • Assassin's Creed IV: Black Flag: tutte le piattaforme, a partire da 29,21€
  • 3 DVD fra Hunger Games - La Ragazza di Fuoco, Hunger Games, Lo Hobbit - Un viaggio Inaspettato ed E.T. - L'Extra-Terrestre: 14,99€
  • 3 Blu-ray fra Gravity, Hunger Games - La Ragazza di Fuoco, Django Unchained, Hunger Games: 17,99€

Si concludono qui le offerte migliori attualmente presenti sul portale di e-commerce. Non mancheremo naturalmente di aggiornarvi nel caso di ulteriori promozioni da parte di Amazon. Per altre promozioni è possibile consultare il Negozio di Natale, in questa pagina, anche nei prossimi giorni per monitorare la presenza di nuove interessanti offerte.

Non dimenticate inoltre di dare un'occhiata alla nostra vetrina natalizia con i consigli migliori della redazione per un Natale sull'impronta della tecnologia!


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K-Lite Codec Pack Update

Written By Unknown on Senin, 01 Desember 2014 | 23.45

scheda aggiornata 2 ore fa

K-Lite è un bundle di software specificamente sviluppato per permettere di utilizzare la maggior parte dei Codec con il proprio sistema. Quello fornito è un pacchetto di aggiornamento cumulativo per la versione Mega di questo bundle.

Queste le novità introdotte:
  • Updated LAV Filters to version 0.62-52-g1d591a8

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Un blogger mette a confronto la Parigi attuale con quella di Assassin's Creed Unity

Le immagini del blogger francese Damien Hypolite stanno letteralmente facendo il giro della rete. Con queste foto, infatti, ha inteso mettere a confronto la Parigi poligonalmente riprodotta di Assassin's Creed Unity con quella reale. E non solo per valutare la qualità della ricostruzione di Ubisoft, ma anche per capire come è cambiata la città negli ultimi 200 e più anni.

Potete vedere come nel caso dei monumenti più antichi la città non sia cambiata molto, mentre in altri casi risulti quasi completamente stravolta. Hypolite, che lavora per il magazine scientifico Sciences et Avenir, rimarca inoltre il livello di precisione ormai raggiunto da certi studi di sviluppo videoludici nel riprodurre artisticamente scenari effettivamente esistenti.

Bisogna, comunque, considerare che la Parigi di Assassin's Creed Unity non è fedelmente speculare alla reale. Ad esempio, la Cattedrale Notre Dame de Paris non si trova a ridosso della Senna. La riproduzione pedissequa di luoghi effettivamente esistenti, infatti, è proibita all'interno di un videogioco.


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Prime foto di Lumia 1030 con fotocamera PureView da 50 MP

Lumia 1020 è il cameraphone per antonomasia. Grazie alla sua tecnologia PureView con sensore da 41 MP, consente di salvare su memoria flash scatti di qualità sensibilmente superiore rispetto ad altri prodotti della categoria. In base ad alcuni rumor, Microsoft starebbe lavorando sul successore del 1020, nome in codice McLaren. Tali rumor sono stati completati da alcune foto dal vivo pubblicate nelle scorse ore.

Microsoft Lumia 1030 prototipo

McLaren avrebbe dovuto avere una tecnologia di input simile a Kinect, per gesture che non richiedevano l'interazione fisica con il dispositivo. Tale feature sembra essere stata eliminata in fase di produzione, ma dalle foto si scopre che uno dei particolari più apprezzati della serie Lumia, e del suo top di gamma, è ancora lì. Sulla parte posteriore infatti vediamo un enorme modulo fotografico estremamente simile a quello di Lumia 1020.

Secondo quanto riportato da PhoneArena, la conta dei megapixel si fermerà a 50 con il futuro modello ed il sensore avrà dimensioni ancora più grandi, caratteristica che potrebbe garantire un miglioramento sensibile negli scatti con condizioni di luce non ottimali. Microsoft potrebbe abbandonare la tecnologia a Xenon per il flash posteriore, per un doppio LED short-pulse di quarta generazione. Del prototipo immortalato dagli scatti conosciamo alcune informazioni.

Sotto la scocca troveremo una CPU quad-core con 2GB di RAM, mentre il display, probabilmente da 5", sarà a risoluzione Full HD. Le immagini fanno pensare ad un cambiamento dal punto di vista delle finiture: Lumia 1020 era prodotto con un robustissimo policarbonato, mentre il dispositivo ritratto nelle foto potrebbe essere in alluminio.

Microsoft Lumia 1030 prototipo

I megapixel non sono tutto nell'ambito fotografico ma Nokia, adesso Microsoft, si è distinta nel tempo per moduli fotografici estremamente convincenti anche su molti altri aspetti qualitativi. Sarà soprattutto interessante notare come varierà la qualità degli scatti con flash adesso che si è passati alla più diffusa tecnologia a LED, notoriamente meno efficace rispetto allo Xenon.


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Dopo lunga attesa, la seconda parte di Broken Age uscirà nel 2015

Con un post sul proprio forum ufficiale, la software house di Tim Schafer ha finalmente indicato delle date circa il rilascio della seconda parte di Broken Age, il cui primo atto è disponibile dallo scorso gennaio. Broken Age Act 2 raggiungerà la fase di Alpha giocabile entro la fine dell'anno, e sarà disponibile nella versione definitiva nella prima parte del 2015, come si legge nel post.

Broken Age

"Vi aggiorniamo sullo stato di sviluppo di Broken Age Act 2 prima che vogliate impalarci insieme a fette di tacchino e patate arrosto! Il personale del team è stato considerevolmente aumentato nello scorso mese, per cui adesso siamo in grado di fare progressi molto più rapidamente. Proprio nella scorsa settimana le sezioni di Shay e di Vella (i due personaggi protagonisti di Broken Age ndr) del secondo atto sono entrate in fase Alpha. Manca solamente la sezione finale, e quando questa entrerà in Alpha il secondo atto sarà interamente giocabile".

È già possibile passare da un personaggio all'altro, secondo quanto fa sapere Double Fine, mentre per completare l'intero atto servono dalle 8 alle 12 ore. "I puzzle sembrano offrire un buon livello di sfida, e si sorreggono autonomamente senza richiedere forti rielaborazioni. Ma la cosa più importante è che la gente che gioca il secondo atto ride molto e sembra decisamente soddisfatta dalla direzione presa dalla storia!"

Broken Age poi avrà anche una fase Beta non appena gli animatori e il team audio di Double Fine e di SuperGenius coniugheranno animazioni e voice-over. Parte del voice-over, infatti, deve ancora essere registrata, ma pare che questo succederà a breve.

"Il nostro obiettivo è di completare tutti questi lavori in tempo da avere l'Alpha di Broken Age interamente giocabile entro la fine dell'anno", si legge ancora nel post. "Questo significa che l'uscita del secondo atto, che completerà tutta l'avventura, è adesso prevista per la prima parte del 2015. Il gioco sembra molto buono e il team sta procedendo velocemente, ma abbiamo bisogno del tempo necessario per raggiungere il livello qualitativo che ci eravamo prefissati all'inizio".

"Ora che abbiamo la scrittura e i disegni completi, e che abbiamo registrato i voice-over, le tempistiche per completare lo sviluppo sono molto più facili da stimare. Il team di produzione sta lavorando su una nuova scaletta per la fase finale dello sviluppo, che verrà presa a riferimento dal team e che comunicheremo appena sarà ultimata".


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OnePlus e Cyanogen a rischio rottura in seguito ai disaccordi indiani

Cyanogen ha beneficiato degli accordi con OnePlus per entrare in un mercato di massa, così come OnePlus ha ottenuto grossi vantaggi installando una mod di Android così popolare sul suo One. I rapporti tra le due società, tuttavia, potrebbero essersi incrinati con l'introduzione dello smartphone nel mercato indiano, in cui la CyanogenMod installata nativamente non riceverà mai alcun aggiornamento, e verrà rimpiazzata a breve con una soluzione proprietaria (non con ColorOS).

OnePlus One

"Non possiamo spiegare la decisione di Cyanogen perché non la capiamo nemmeno noi stessi", si legge in un comunicato ufficiale del produttore cinese rilasciato nel corso del fine settimana. "È stato deludente sapere da Cyanogen solo il 26 novembre che avevano concesso diritti esclusivi ad un'altra società in India". OnePlus specifica che le due società continueranno a supportarsi vicendevolmente nel resto del mondo, almeno per un anno.

Nel comunicato si fa riferimento agli accordi che legano Cyanogen a Micromax, produttore indiano, e che non permettono ad OnePlus di aggiornare la celebre ROM sul proprio smartphone in quel mercato specifico. In altre parole, chi acquisterà un OPO in India lo riceverà con la CyanogenMod, ma non potrà aggiornarlo se non da fonti non ufficiali. Una situazione che OnePlus non ha accettato, e di cui ha già una soluzione.

Come aveva accennato precedentemente, negli scorsi mesi OnePlus ha concentrato i propri sforzi nella creazione di un team di sviluppo Android, con l'obiettivo di realizzare una variante del sistema operativo "stabile, veloce e leggera". La parola d'ordine è "l'esperienza utente prima di tutto", pertanto non ci saranno bloatware, né interfacce grafiche troppo esuberanti, e verrà mantenuto il Material Design della più recente versione del sistema operativo di Google.

Nel comunicato la società fa sapere che una prima build basata su Lollipop è prevista per il mese prossimo per il mercato indiano e a febbraio per gli utenti internazionali. Non sappiamo, tuttavia, se la nuova ROM di OnePlus sarà personalizzabile allo stesso livello della CyanogenMod, o se sarà un porting generico della versione stock di Android. In più, la società promette su OnePlus One un supporto di 2 anni a partire dalla prima release.

Al momento non c'è niente di ufficiale, ma se nei prossimi mesi venissero ufficializzati i piani di una rottura definitiva fra le due società non ci sarebbe niente di cui meravigliarsi.


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Sony Pictures attaccata dagli hacker: sul web film non ancora usciti al cinema

Copie con immagini ad alta qualità di film che non hanno ancora raggiunto le sale cinematografiche, come Annie, Fury, Mr. Turner e Still Alice, sono adesso disponibili su alcuni circuiti pirata del web. È il frutto dell'attacco da parte di un gruppo hacker che si fa chiamare Guardians of Peace ai danni del network privato di Sony Pictures, uno dei principali produttori cinematografici al mondo.

Sembra, però, che "GOP" sia in possesso di contenuti ancora più pericolosi per Sony Pictures, visto che esponenti del gruppo sostengono che la quantità di dati trafugati ammonterebbe a circa 100 terabyte e che la maggior parte di questi dati prima o poi verrà rilasciata sul web.

Sony, ovviamente, si è già attivata per contenere i danni, visto che fra i dati trafugati potrebbero esserci informazioni sensibili sui lavoratori dell'azienda o piani di produzione. Se le minacce del "GOP" corrispondono al vero, insomma, Sony potrebbe essere costretta a lavorare su questo inconveniente per molto tempo.

Non è la prima volta che Sony viene attaccata su larga scala da un gruppo di hacker. Suscitò molto scalpore, infatti, il caso del PlayStation Network, che di fatto aprì una nuova era nella lotta contro il crimine informatico.


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Pagamenti online anche con Bancomat a partire da marzo

A partire dalla fine di marzo 2015, gli utenti italiani potranno effettuare acquisti online sul web anche con il Bancomat. Le procedure per il pagamento saranno estremamente semplificate e a prova di cracker: non ci sarà nessuna necessità di inserire numero di carta, PIN o codici di sicurezza, e tutto verrà gestito dal sito della banca aderente all'iniziativa. A rivelare le novità Sergio Moggia.

"A fine marzo saremo pronti per la prima transazione PagoBancomat sul web", spiega il Direttore Generale del Consorzio Bancomat in occasione del seminario Abi a Ravenna. "Sembra crescere, anche se di poco, sia l'utilizzo di internet in Italia sia il numero di consumatori che acquistano online".  È un mercato crescente quello degli acquisti online nello Stivale, con una base di circa 10 milioni di utenti di cui il 75% sfrutta le tecnologie di pagamento sul web.

Ma Moggia non dichiara guerra alle carte di credito. Dal 2012 al 2013 gli "e-shopper" sono aumentati dell'8% in Italia: "Non è una concorrenza alle carte di credito o alle ricaricabili, c'è spazio per tutti", sono state le parole del DG. Interessante anche quanto dichiarato sulle procedure per il pagamento: "Siamo in grado di offrire elevatissimi sistemi di sicurezza. Non ci sarà bisogno di inserire il numero identificativo della carta o dei codici di sicurezza online".

Il pagamento sarà gestito, infatti, dalla stessa banca: "Una volta attivata in banca la funzione web sulla propria carta non sarà necessario digitare il proprio PIN, ma al momento dell'acquisto si verrà reindirizzati al sito della propria banca", ha spiegato Moggia. "Dopo le verifiche scatterà il via libera all'acquisto", spiega Moggia. Anche se un eventuale cracker venisse in possesso del nostro numero identificativo, ha inoltre specificato, "non verrà compromessa in alcun caso la sicurezza della carta".


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