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La Global Game Jam 2014 si terrà al Politecnico di Milano

Written By Unknown on Senin, 20 Januari 2014 | 23.46

La tre giorni, che inizia venerdì 24 e termina domenica 26, si tiene per la prima volta al Politecnico di Milano, sede, insieme all' Università degli Studi di Milano, del corso Videogame Design and Programming e Online Game Design. Si tratta di un evento annuale realizzato in contemporanea mondiale presso centinaia di sedi accreditate e organizzato dall'International Game Developers Association (IGDA). È giunto alla sesta edizione, ed è la più grande game jam al mondo.

Ma cos'è una Game Jam? È un evento che permette a gruppi di sviluppatori di incontrarsi e realizzare prototipi di giochi completi nell'arco di un tempo limitato (tipicamente 48 o 72 ore). La competizione è aperta a studenti, hobbisti o professionisti, e a chiunque voglia cimentarsi nello sviluppo di un videogioco a partire da un tema specifico assegnato.

L'edizione del 2013 ha visto la partecipazione di oltre 270 sedi accreditate con migliaia di sviluppatori sparsi su tutto il Pianeta. La maratona di 48 ore sarà introdotta venerdì da una conferenza sullo sviluppo dei videogiochi in Italia con presentazioni di esperti di game design. Sarà poi possibile provare i videogiochi sviluppati dagli studenti del Politecnico di Milano.

Alle 17 di venerdì sarà svelato il tema da sviluppare e da quel momento i partecipanti potranno organizzarsi facoltativamente in team e iniziare a lavorare ininterrottamente fino al pomeriggio di domenica quando avrà luogo la votazione a porte aperte e a seguire la Premiazione. Per permettere a tutti i partecipanti momenti di riposo l'organizzazione metterà a disposizione aule in cui dormire muniti del proprio tappetino e sacco a pelo.

Per iscrivervi alla Game Jam premete qui, mentre a questo indirizzo trovate il programma delle tre giornate.


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Sony Xperia Z2: diffuse le prime fotografie

Trapelano ancora informazioni non ufficiali su Sirius, probabilmente il successore di Sony Xperia Z1, o una nuova variante che il colosso giapponese mostrerà al Mobile World Congress il mese prossimo.

Sony Xperia Sirius, Z2

Lo smartphone protagonista delle foto pubblicate su XDA nel fine settimana viene identificato con il codice D6503. Il design, particolarmente simile a quello degli smartphone della famiglia Xperia Z, è caratterizzato da cornici di dimensioni limitate ed uno spessore ridotto. È possibile notare la presenza di tre fori per diffondere l'audio dall'altoparlante interno posto sul lato inferiore del dispositivo, soluzione estremamente diversa rispetto all'ampia griglia utilizzata su Xperia Z1.

Sony Xperia Sirius, Z2

La scorsa settimana sono trapelate le prime informazioni riguardo alle specifiche tecniche del nuovo smartphone: secondo @evleaks, al suo interno troveremo il processore Qualcomm Snapdragon 800 MSM8974AB e una batteria da 3.700mAh. Il display sarà da 5,2" con supporto alla risoluzione 2560x1440, mentre la fotocamera resta la medesima - e ottima - con sensore da 20,7 megapixel.

Sony Xperia Sirius, Z2

Le fotografie pubblicate dall'utente iRimas non lasciano molto spazio a dubbi, se non per il nome del modello finale e la sua destinazione sul mercato. Dobbiamo ricordare, tuttavia, che ci troviamo di fronte a notizie non ufficialmente confermate dalla società coinvolta e che potrebbero non essere del tutto esatte o affidabili.

Sony Xperia Sirius, Z2

È possibile trovare tutte le foto di Sony Xperia "Sirius" all'interno del post di iRimas sui forum XDA, in questa pagina.


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L'interfaccia grafica di Galaxy S5 appare in una nuova fotografia

Quella apparsa nella nuova immagine pubblicata da @evleaks potrebbe essere, con buone probabilità, l'interfaccia grafica di Samsung Galaxy S5. Lo screenshot, mostrato in un post nell'account Twitter del popolare "leaker", rivela la TouchWiz di prossima generazione.

TouchWiz next-gen, interfaccia grafica Samsung Galaxy S5

Come già mostrato in alcune immagini pubblicate di recente dallo stesso profilo, l'interfaccia si baserà sull'uso di schede, con uno stile del tutto nuovo rispetto al software integrato sugli smartphone Samsung attualmente disponibili in commercio. Si tratta di una rivisitazione in linea con quanto abbiamo già visto sui nuovi tablet sudcoreani, con l'interfaccia denominata Magazine UX.

È possibile notare una vaga somiglianza con BlinkFeed di HTC, soprattutto dal punto di vista delle funzionalità. Attraverso le due personalizzazioni grafiche, infatti, è possibile accedere a tutte le informazioni rilevanti per il singolo utente da un'unica schermata. Sembra, tuttavia, che la nuova TouchWiz vanti un più vasto numero di funzionalità accessorie, da integrare all'interno dei feed visualizzabili.

Gli screenshot diffusi oggi non sono i primi che mostrano la possibile interfaccia del nuovo Galaxy S5. Lo stesso @evleaks aveva mostrato poche settimane fa alcune immagini che mostrano la nuova personalizzazione grafica. Sembra ormai ampiamente probabile che anche Samsung voglia svecchiare l'interfaccia dei propri dispositivi mobile, così come effettuato da Apple con iOS 7, operazione che ha tuttavia ricevuto non poche critiche da parte di critica specializzata e utenza finale.


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Huawei Ascend serie S, un nuovo top di gamma sia nei contenuti che nella forma

Nonostante abbiano fallito l'obiettivo di raggiungere quota 60 milioni di terminali distribuiti nel corso del 2013 i numeri fatti segnare da Huawei nel corso dell'anno passato non sono certo male. Lo scorso anno il colosso cinese ha infatti distribuito circa 52 milioni di smarpthone divenendo il terzo produttore di smatphone a livello globale e lanciando uno degli smartphone Android più venduti, ovvero Ascend P6.

Tuttavia manda ancora qualcosa nel portfolio Huawei per far si che il produttore asiatico si affermi in maniera definitiva nell'olimpo dei produttori di smartphone. Una soluzione top di gamma dalle caratteristiche irrinunciabili, in grado di iniziare una dinastia prolifica come quella della serie Galaxy S di Samsung.

Il vuoto potrebbe essere però colmato molto presto. Secondo quanto diffuso in queste ultime ore, infatti, sembra che possa essere presto annunciato un nuovo dispositivo di fascia alta dotato di una scheda tecnica all'altezza della serie D, ovvero la linea al top del mercato per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, dotato però di un design molto simile a quello del noto Ascend P6.

In poche parole uno smartphone con le caratteristiche hardware della serie D e le linee della serie P. La fusione delle due filosofie potrebbe portare ad un nuovo smartphone serie S dotato di una scocca in alluminio dello spessore di soli 6,9 mm, un SoC a 64bit di produzione interna, 3 GB di RAM e 16 GB di storage. Il display potrebbe invece essere un IPS da 2560x1440 pixel di risoluzione in una diagonale nei dintorni dei 5 pollici.

Fotocamera da 16 megapixel e batteria da 3050 mAh chiudono il cerchio delle specifiche. Il prezzo non sarà certo dei più contenuti, nonostante la tradizione Huawei. Secondo i nostri calcoli potrebbe infatti aggirarsi intorno ai 600 euro o forse più.


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HairWorks: la soluzione di Nvidia per la simulazione di peli e capelli

È la risposta di Nvidia ad AMD, che aveva già implementato qualcosa di molto simile in Tomb Raider (TressFX Hair). Abbiamo già visto HairWorks in azione nelle prime demo di The Witcher 3 Wild Hunt e l'abbiamo toccata con mano in Call of Duty Ghosts, visto che il pelo del cane Riley è gestito tramite questa tecnologia.

Nvidia HairWorks

HairWorks è il frutto dell'integrazione di diverse tecnologie pre-esistenti di Nvidia, atte a simulare il comportamento della peluria utilizzando CUDA. La nuova tecnologia, però, utilizza la libreria DirectCompute delle DirectX 11.

"Possiamo simulare qualsiasi tipo di forma geometrica curva, come peli, capelli, erba, e altro", ha detto Tae-Yong Kim, programatore della fisica in Nvidia, a PhysX Info. "Tuttavia, fino a oggi ci siamo concentrati principalmente sui peli degli animali, ma stiamo espandendo le capacità della tecnologia ad altri tipi di oggetti. Attualmente, la gestione delle collisioni è piuttosto semplicistica, ma in futuro sarà più consistente e rimpiazzerà le mesh deformabili di oggi".

"La tecnologia supporta già il vento e gestisce parametri su rigidità, ondulazione, aggregazione, variazione della lunghezza, e altro ancora. Tutto ciò consente di simulare le condizioni di bagnato e di asciutto, e le varie transizioni tra questi due stati".

"Renderizzare realisticamente la peluria comporta gestire un'enorme quantità di dati per ogni passaggio della pipeline di rendering. Abbiamo utilizzato e ottimizzato gli algoritmi che stanno alla base della feature di tassellatura delle DirectX 11, e ciò ci permette di creare al volo la maggior parte dei peli direttamente sulla GPU senza utilizzare molta memoria della CPU e della GPU".

"La funzionalità di tassellatura è molto utile anche per il controllo del livello di dettaglio, offrendo la possibilità di variare dinamicamente la densità dei peli in funzione dell'ambiente di gioco".

"Una volta che la peluria è stata generata ed è stata tassellata, si modifica ulteriormente la sua forma (ad esempio la larghezza dei peli viene ridotta in concomitanza della punta) e si calcolano le ombre su ogni gruppo di peli. Bisogna prestare grande attenzione nel fare in modo che le ombre dei capelli non contrastino con le altre ombre sulla pelle".

Tae-Yong Kim rivela che Riley di Call of Duty Ghosts ha circa 500 mila peli sul suo corpo. In futuro, inoltre, altre tecniche adesso gestite da CUDA potrebbero passare al controllo tramite DirectCompute.


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Scandalo NSA: cosa cambia dopo il discorso di Obama?

È stato il discorso più importante sullo scandalo PRISM ordito dalla NSA quello di Obama dello scorso venerdì. Come preannunciato da fonti interne dell'amministrazione USA, non sono previsti stravolgimenti per quanto concerne le attività svolte dalle agenzie governative e di spionaggio statunitensi, ma solo modifiche nel modo di operare.

Il Presidente USA è partito sulle difensive, spiegando i motivi per cui organizzazioni come la NSA siano necessarie non solo per la sicurezza del paese, ma soprattutto per quella mondiale: ''Attraverso la storia americana, l'intelligence ha sempre aiutato a difendere il nostro paese e le nostre libertà", sono le parole con cui Obama lancia il discorso ricordando la nascita della NSA nei giorni della presidenza di Truman "per farci capire il funzionamento del blocco sovietico, e fornire ai nostri dirigenti informazioni necessarie per affrontare le aggressioni ed evitare catastrofi imminenti".

Secondo le parole di Obama, la NSA diventa uno strumento indispensabile per la sicurezza di un mondo collegato attraverso internet e la tecnologia, che ha "eroso i confini e dato potere agli individui per compiere atti di efferata violenza": queste minacce hanno sollevato nuove questioni dal punto di vista legale e politico. Gli atti di spionaggio perpetrati negli ultimi anni dalla NSA sono stati essenziali per sventare un numero corposo di attacchi terroristici, laddove le "leggi tradizionali" non si mostravano sufficienti a prevenire attività violente individuali e di gruppo.

Le lacune dei sistemi tradizionali si sono palesate con evidenza dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, data in cui ha avuto inizio una repentina trasformazione degli assetti dell'intelligence americana, volta a permettere la raccolta di dati e informazioni in maniera ancora più invisibile rispetto al passato, sfruttando le tecnologie sin qui maturate nei vari settori. È chiaro come l'amministrazione USA sia consapevole della compromissione delle libertà del libero cittadino e come le nuove riforme siano rivolte a diminuire l'incidenza dello Stato nelle vite private dei cittadini.

La NSA, quindi, resta ed è intoccabile, ma cosa cambia quindi fattivamente nella struttura dell'organizzazione? Principalmente sarà il modus operandi da parte dei funzionari della NSA, o delle altre agenzie di sicurezza americane, a cambiare. I "metadati" raccolti dalle attività di spionaggio, infatti, non saranno più detenuti da organi dello Stato, ma verranno incaricati soggetti terzi non ancora meglio determinati. L'accesso a questi file, inoltre, verrà garantito esclusivamente dopo la conferma di un tribunale segreto.

Fra le proposte di Obama troviamo anche misure di controllo per ostacolare lo spionaggio diretto sui capi di governo "soprattutto di Paesi alleati". Per procedere con le riforme è richiesto l'intervento del Congresso, oltre ad una modifica della sezione 215 del Patriot Act voluto da George W. Bush. È necessario un discreto ammontare di tempo perché le riforme possano essere discusse e diventare legge, periodo di tempo in cui tutto resta come prima. Per velocizzare le operazioni Obama ha annunciato l'istituzione di nuove commissioni per discutere su argomenti specifici del caso NSA, come ad esempio l'affidamento dei metadati a realtà terze.

Le nuove riforme discusse da Obama, pertanto, non vieteranno alla NSA di mettere sotto controllo i liberi cittadini, né le aziende americane o straniere: in quest'ultimo caso i controlli verranno effettuati solo se "necessari per non impedire operazioni di antiterrorismo": sarà proibito, infatti, usare le informazioni raccolte per avere vantaggi commerciali nei confronti delle società concorrenti.

Freddissima la risposta di Julian Assange, fondatore di Wikileaks: "È imbarazzante vedere un presidente degli Stati Uniti parlare per 45 minuti e non dire nulla, veramente imbarazzante". Soddisfatta invece la UE che "accoglie con favore il discorso di Obama sulla revisione dei programmi di intelligence", come si legge in una nota di Bruxelles. "Obama dimostra di avere ascoltato i timori della UE, riconoscendo la necessità di agire".

È possibile leggere l'intero discorso di Obama riguardo alle riforme da operare sulla NSA sul Guardian, a questo indirizzo.


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Sandboxie

scheda aggiornata 45 minuti fa

Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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LibreOffice 4.2.0

Written By Unknown on Senin, 13 Januari 2014 | 23.46

scheda aggiornata 45 minuti fa

Utility di produttività personale compatibile con la maggior parte delle suite office disponibili sul mercato; è completamente gratuita, disponibile per varie piattaforme e liberamente distribuibile.


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PC, 4K, curve, indossabili e auto: presente e futuro della tecnologia

L'International CES 2014 è stata occasione per i produttori maggiormente impegnati nel mondo dei PC per mostrare quelli che saranno prodotti e trend attesi nel corso di tutto il 2014. Il settore dei Personal Computer è da circa 2 anni a questa parte in difficoltà, con i recenti dati di IDC e Gartner a evidenziare una contrazione delle vendite di circa il 10% nei 12 mesi da poco terminati rispetto al 2012, ma questo non ferma l'innovazione che continua ad essere sostenuta.

Per i produttori è fondamentale in questo periodo proporre soluzioni che siano caratterizzate da soluzioni nuove, abbinando questo alla facilità di trasporto. E' contro i dispositivi mobile puri quali i tablet che la nuova schiera di PC deve andare a riguadagnare le quote di mercato perse negli ultimi 24 mesi, puntando sulle peculiarità della piattaforma PC che permettono di ottenere una superiore produttività rispetto a quanto ottenibile con i tablet.

Da questo l'enfasi di Asus che in collaborazione con Intel ha presentato Transformer Book Duet TD300, un notebook di tipo ibrido al quale può essere scollegato lo schermo così da venir convertito in un tablet. Sino a qui nulla di radicalmente nuovo, in quanto da tempo sono disponibili sul mercato proposte di questo tipo. La novità di Asus riguarda il sistema operativo: Transformer Book Duet TD300 integra infatti Windows 8 e Android, selezionabili alternativamente con la pressione di un tasto. Nel corso del 2014 vedremo sistemi di questo tipo offerti da un numero crescente di produttori, proposte in grado di meglio bilanciare le esigenze degli utenti mobile e di unificare le potenzialità di un PC notebook con tastiera collegata alla praticità in movimento di un tablet.

transformer-book-duet-td300-1.png (121849 bytes)

Transformer Book Duet TD300 è particolarmente interessante in quanto abbina un design modulare ad uno schermo da 13,3 pollici di diagonale, ben più elevata di quanto soliti trovare in un tablet e adatta ad assicurare una buona produttività nel momento in cui il sistema è utilizzato con tastiera collegata. Da questo un cambiamento nella modalità d'uso: il notebook diventa lo strumento base per tutte le necessità dell'utente, con o senza tastiera collegata, trasformandosi da soluzione di produttività a sistema di intrattenimento abilitando il sistema operativo Android e sfruttandone la base di App a disposizione.

Se Intel punta a soluzioni ibride, con le quali Android e Windows 8 possano convivere nello stesso hardware, AMD ha utilizzato la cornice del CES 2014 per presentare le nuove APU della famiglia Kaveri. La disponibilità sul mercato di queste soluzioni è attesa dal 14 gennaio ma è ben evidente quanto importante queste soluzioni siano per AMD e per il mercato PC del 2014. Inizialmente disponibili in versioni per sistemi desktop e tra alcuni mesi anche in declinazione notebook, le APU Kaveri metteranno a disposizione un incremento delle prestazioni nel versante CPU rispetto alle proposte Richland attualmente in commercio, abbinando questo a un netto balzo in avanti dal versante GPU.

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L'elemento innovativo di Kaveri è proprio la componente GPU, basata per la prima volta per una APU sull'architettura Graphics Core Next. Non solo aumentano le prestazioni velocistiche con applicazioni 3D ma diventa sempre più realtà la possibilità di utilizzare la scheda video integrata anche per elaborazioni di GPU Computing, cioè per calcoli di tipo parallelo che sono tipicamente di competenza della CPU ma che, se delegati alla GPU, possono venir completati in un tempo sensibilmente inferiore.

Kaveri è di fatto la prima APU di AMD realmente integrata, nella quale CPU e GPU condividono la memoria di sistema e possono accedervi allo stesso modo. L'architettura HSA, Heterogeneous System Architecture, è la scommessa di AMD per il 2014 ed elemento fondante della direzione verso la quale si sposteranno le future architetture dei prodotti dell'azienda americana.

Parlando di AMD non possiamo non menzionare NVIDIA, azienda che di fatto è stata la prima ad annunciare novità al CES con una conferenza stampa tenuta nella serata di Domenica 5 gennaio. E' stata questa l'occasione dell'annuncio di Tegra K1 (gli abbiamo dedicato un articolo a parte), nome che identifica la prossima generazione di chip mobile dell'azienda americana sino a pochi giorni fa atteso con il brand Tegra 5. La lettera K si riferisce all'architettura della GPU integrata che è per la prima volta quella Kepler: NVIDIA ha quindi unificato le GPU per sistemi PC con quelle destinate ai sistemi mobile, con ovvie differenze in termini di prestazioni e consumi ma con un approccio alla programmazione e un set di funzionalità che è identico tra le due tipologie di dispositivi.

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In questo senso è ben evidente l'attenzione di NVIDIA a unificare quanto più possibile le piattaforme mobile e desktop facendo leva sulla componente GPU, senza per questo tralasciare però la parte CPU integrata in Tegra K1. Sono due le varianti a disposizione: la prima è quad core con architettura Cortex A15s, con la seconda dual core basata su Core NVIDIA Denver compatibile con il set di istruzioni ARMv8 64bit. Tegra K1 verrà utilizzato in dispositivi mobile, complice in questo la compatibilità con il sistema operativo Android, ma alla luce della potenza di elaborazione a disposizione non è da escludere che possano venir sviluppati sistemi che siano per funzionalità e accessori riconducibili alla categoria dei PC portatili, sempre mantenendo quale base Android.

Cosa attendersi quindi dal mercato dei PC nel corso del 2014? Prodotti caratterizzati da flessibilità d'uso sempre più elevata, abbinata a trasportabilità in ogni ambiente e potenza di elaborazione ben superiore a quanto offerto dai tipici prodotti mobile. Grande attenzione quindi al mercato dei PC portatili, senza per questo dimenticare le tradizionali proposte PC di fascia più alta: in queste continueremo a trovare potenze di elaborazione sempre più elevate, con molta enfasi verso il mercato dei videogiocatori che continua a restare uno dei target di riferimento nel segmento di fascia medio alta del mercato.


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Android 4.4.2 KitKat rilasciato ufficialmente per Galaxy Note 3, il roll-out parte dalla Polonia

Inizia il valzer di aggiornamenti ad Android 4.4 KitKat per Galaxy Note 3. Samsung ha iniziato il roll-out ufficiale nelle scorse ore partendo dalla Polonia. La versione, già scaricabile tramite Kies nello stato europeo, ha lo stesso codice del firmware "leaked" durante il fine settimana per il phablet sudcoreano: N9005XXUENA6.

Samsung Galaxy Note 3

Samsung ha introdotto su Galaxy Note 3 tutte le novità che avevamo già visto nel firmware trapelato per Galaxy S4. Prima fra tutte le varie ottimizzazioni integrate su KitKat da Google permettono prestazioni leggermente superiori, mentre è adesso possibile accedere rapidamente alla fotocamera dalla schermata di blocco attraverso la nuova icona circolare.

Sono visibili anche leggere modifiche alla TouchWiz UI, ad esempio le icone sulla barra di stato sono adesso bianche. Il firmware è compatibile con il modello SM-N9005 di Galaxy Note 3, variante internazionale con Qualcomm Snapdragon 800. Come scrive AndroidPolice, non è previsto il suo funzionamento con i modelli che usano il processore Exynos 5 Octa, ma può essere installato anche da utenti che non vivono in Polonia.

Android 4.4.2 KitKat per Samsung Galaxy Note 3 è disponibile nello stato europeo tramite Kies, ma il download del firmware (di oltre 1GB) può essere effettuato da tutti gli utenti per l'installazione manuale anche da SamMobile, previa registrazione al sito.


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Hard Drive Inspector

scheda aggiornata 3 ore fa

Programma che verifica le condizioni di utilizzo del proprio hard disk, effettuando una stima di quelli che potrebbero essere possibili errori di funzionamento e quindi conseguenti perdite dei dati. Versione Trial per 30 giorni di funzionamento.


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La next-gen richiederà molto più lavoro, ma tecnologie come Panta Rhei saranno d'aiuto

Lo dice Masaru Ijuin, senior manager of technology management di Capcom, in un Q&A sul sito ufficiale della compagnia nipponica. Secondo Ijuin, lo sviluppo sulle console next-gen richiederà tempistiche fino a 10 volte superiori rispetto allo sviluppo per le console di precedente generazione. Ijuin è il guru tecnico di Capcom, e considerato il principale punto di riferimento per le tecnologie MT Framework e Panta Rhei.

Deep Down

Ijuin spiega che la necessità di programmare un nuovo motore grafico si basa sul carico di lavoro richiesto dalle console appena introdotte sul mercato, che è decisamente superiore rispetto a quello richiesto da PS3 e Xbox 360. "MT Framework ha reso i nostri giochi migliori e ha aumentato l'efficienza e la qualità dello sviluppo. Tuttavia, abbiamo incontrato alcuni problemi e limitazioni con l'utilizzo di questo framework".

"Per lo sviluppo di videogiochi per la next-gen, abbiamo sentito il bisogno di rivedere completamente l'ambiente di sviluppo per affrontare meglio le sfide sempre più complesse che pongono i nuovi hardware. È il motivo per cui abbiamo deciso di sviluppare il nuovo motore grafico Panta Rhei".

"Non fraintendetemi. Crediamo ancora che MT Framework sia un potente motore di rendering. Ma è chiaro che la maggiore qualità richiesta dalla next-gen richiede un maggior numero di ore di lavoro. La quantità di lavoro necessario per sviluppare giochi per le console next-gen è da otto a dieci volte superiore rispetto a quanto richiesto dalle console di attuale generazione".

"Una delle caratteristiche principali del nuovo motore è la parallelizzazione. Normalmente, il capo progetto fornisce un piano e i designer preparano le mappe di gioco. Poi i personaggi vengono inseriti nel mondo di gioco e il tutto diventa giocabile. Se il gioco non è abbastanza divertente, la mappa viene ricreata da zero. Questo è quello che voi chiamereste un processo di sviluppo seriale. Panta Rhei trasforma questo processo in parallelo, minimizzando gli sprechi attraverso il coordinamento dei vari lavori".

"I giocatori di Deep Down rimarranno meravigliati da come viene renderizzato il fuoco attraverso tecniche che normalmente servono per riprodurre i liquidi. Solitamente il fuoco è reso disponendo un gran numero di 'cartelloni', ma questo metodo non riesce a riprodurre i movimenti del fuoco. Ma possiamo adesso far sembrare il fuoco più realistico trattandolo come un liquido e simulando così il flusso delle fiamme".

Capcom avrebbe potuto semplicemente migliorare il già esistente MT Framework, ma alla fine ha deciso di ricominciare da zero per creare una piattaforma completamente ottimizzata sui nuovi hardware. Secondo Ijuin, con MT Framework migliorato, un'attività che prima richiedeva un'ora per essere completata avrebbe richiesto 30 minuti. Ma con un motore completamente nuovo, qual è Panta Rhei, lo stesso tipo di attività richiederà qualcosa come 10 minuti. Ijiun spiega che MT Framework continuerà ad essere usato per i giochi di attuale generazione, mentre MT Framework Mobile coprirà sistemi come 3DS, PS Vita e smartphone. Panta Rhei sarà, invece, riservato alla next-gen.

Il primo gioco ad essere basato su Panta Rhei sarà Deep Down, un gioco di ruolo free-to-play in esclusiva per PS4 e in sviluppo in collaborazione con SCE Japan Studio.


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SimCity sarà giocabile offline

Patrick Buechner, general manager di SimCity, ha confermato che la modalità offline per il noto gestionale sarà disponibile a breve. "Quando l'update sarà disponibile, tutti i contenuti scaricati fino a quel momento saranno disponibili ovunque e in qualsiasi momento, senza la necessità di disporre di una connessione a internet", scrive sul sito ufficiale.

SimCity

Buechner annuncia quindi una vera e propria modalità single player, separata dall'esperienza multiplayer, che resterà comunque disponibile. Una copia dei salvataggi precedentemente eseguiti è comunque rimasta in locale, quindi sarà sempre possibile accedere a una delle vecchie partite.

Quando SimCity è stato rilasciato, nel mese di marzo 2013, EA e Maxis sono state ferocemente attaccate proprio per la necessità di mantenere il sistema collegato a internet per continuare a giocare. Oltretutto, questa funzionalità ha messo in crisi i server di gioco, con diversi malfunzionamenti e instabilità durante tutto il periodo di lancio. SimCity in quel momento era uno dei giochi PC più attesi in assoluto.

Maxis disse che una versione offline di SimCity non sarebbe stata possibile, perché il gioco era concepito per funzionare esclusivamente online. La notizia sulla modalità offline segue, inoltre, la pubblicazione delle regole sul modding. Con questa funzionalità, gli utenti potranno modificare gli aspetti portanti del gestionale Maxis.

"La modalità offline metterà a disposizione della nostra community degli strumenti molto interessanti", aggiunge Buechner. "Potranno realizzare modifiche al gioco e alle altre componenti senza compromettere l'integrità dell'esperienza online. Il modding ha occupato storicamente una posizione rilevante per Maxis, per cui siamo molto ansiosi di vedere cosa la community sarà in grado di creare".

Le modifiche saranno limitate a cambiamenti solamente estetici. "Le mod non devono compromettere l'integrità del gameplay o danneggiare l'esperienza degli altri giocatori", si legge fra le regole in questione. "Le mod che influenzano l'esperienza multiplayer, che ad esempio agiscono sulle classifiche o negli scambi fra i giocatori, non saranno permesse".

"Non sarà possibile modificare file .com, .exe, .dll, o altri file eseguibili", si legge ancora. Insomma, restrizioni che non sono state gradite da molti giocatori, che hanno continuato a criticare Maxis. Che la nuova modalità offline possa venire in soccorso dello sviluppatore di San Francisco?

Tutti i dettagli si trovano a questo indirizzo.


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AIDA64 Extreme Edition

scheda aggiornata 15 minuti fa

Utility di benchmarking dell'intero sistema, basata sul core engine del popolare tool Everest del quale rappresenta a tutti gli effetti l'evoluzione.

Le nuove funzionalità più importanti e i miglioramenti apportati sono:

  • OpenCL GPGPU Benchmark Suite
  • Optimized 64-bit benchmarks for AMD "Kaveri" and "Bald Eagle" APUs
  • Razer SwitchBlade LCD support
  • Optimized benchmarks for Intel "Bay Trail" SoC
  • Improved support for Intel Atom C2000 "Avoton" and "Rangeley" SoC
  • Preliminary support for Intel Quark X1000 "Clanton" SoC
  • Improved support for OpenCL 2.0
  • Support for VirtualBox v4.3 and VMware Workstation v10
  • OCZ Vector 150 and Samsung XP941 SSD support
  • GPU details for AMD Radeon R5, R7, R9 Series
  • GPU details for nVIDIA GeForce GTX 760 Ti and GeForce GTX 780 Ti

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B15: Smartphone anche da CAT, e non dite che poi son tutti uguali

Written By Unknown on Senin, 06 Januari 2014 | 23.45

CAT è l'abbreviazione di Caterpillar, noto marchio di macchine da lavoro per costruzione ed estrazione, fra cui le cosiddette "pale meccaniche", note per essere robustissime e instancabili. Col tempo CAT è diventata anche una linea di abbigliamento votata alla resistenza, seguendo quindi il feeling che il marchio è in grado di comunicare.

Ecco quindi che non stupisce vedere a marchio CAT anche alcuni telefoni cellulari, di quelli che più "rugged" non si può. Oggi CAT ha presentato un prodotto che di fatto è un featurephone, B100, ma con caratteristiche che lo rendono immune alle cadute da circa 2 metri (ma probabilmente anche di più, dopo averne presa visione), oltre a poter restare per oltre 30 minuti immerso sotto un metro d'acqua. Pensato per chi lavora nei cantieri, il nuovo B100 costerà in USA circa 150.00 Dollari.

Più interessante è la variante smartphone, che prende il nome di B15. Certo, l'appeal non è quello di un iPhone, HTC One o dei vari Samsung e LG, ma B15 è sicuramente avanti per quanto riguarda la resistenza, pesando nonostante tutto 170 grammi, ovvero nemmeno un'esagerazione.

Lo schermo è ovviamente Gorilla Glass, con una diagonale di 4 pollici e risoluzione 800x480 pixel, mentre sotto la scocca batte un dual-core da 1GHz e 512MB di RAM. Lo storage interno è di soli 4GB, ma possono essere espansi attraverso scheda microSD di ulteriori 32GB. Il sistema operativo è Android 4.1 nella versione standard di Google, come quella dei Nexus per intenderci.

Certo, le caratteristiche tecniche sono un po' scarse, ma B15 non nasce certo per vedere film in full-HD. Anche B15 può cadere tranquillamente da 2 metri senza farsi nulla, oltre a poter rimanere in immersione 30 minuti e uscirne privo di danni. Il desing, ovviamente "rustico", non è nemmeno male considerando le scelte produttive. Anzi, riesce con questo a distinguersi dalla maggior parte degli smartphone, che si assomigliano un po' tutti, diciamo.

Nemmeno il freddo lo ferma, in quanto può operare senza il minimo problema fino a -20°C, oltre a garantire i comandi touch anche a schermo bagnato. Il costo è di 350,00 Dollari USA. Di seguito una galleria di immagini.


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Bump verrà presto eliminata da tutti gli store mobile

Le applicazioni Bump e Flock verranno eliminate da App Store e Google Play il prossimo 31 gennaio. La novità è stata resa pubblica sul blog della società, in una lettera scritta dal CEO e co-fondatore David Lieb. Ha giocato un ruolo importante sulla decisione l'acquisizione da parte di Google, avvenuta circa tre mesi fa.

Bump

"Siamo profondamente concentrati sui nostri nuovi progetti all'interno di Google, ed è per questo che abbiamo deciso di rimuovere Bump e Flock da App Store e Google Play", si legge sulla pagina del blog di Bump.

"Dopo il 31 gennaio 2014 le due applicazioni cesseranno di funzionare, e tutti i dati degli utenti verranno cancellati". Gli utenti hanno quindi poco meno di un mese per trasferire tutti i dati salvati nei due servizi.

Bump è stata una fra le applicazioni mobile più diffuse da quando è stata rilasciata nel 2009. Si tratta di un'app che offre agli utenti di due smartphone differenti la possibilità di scambiare dati, come schede contatto e immagini, semplicemente ponendo a contatto i due dispositivi. Flock è, invece, un'app fotografica che raggruppa i nostri scatti in base all'eventuale presenza di amici creando album condivisi con le persone immortalate nelle fotografie.


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NVIDIA Tegra K1: un SoC con integrata una GPU Kepler

Domenica 6 Gennaio 2013 è stata per NVIDIA la giornata di presentazione ufficiale di varie novità che avrebbero poi caratterizzato i propri piani di sviluppo per l'interno 2013. Ci riferiamo al SoC Tegra 4 e alla console portatile Shield, prodotti che hanno mostrato la notevole attenzione dell'azienda americana versoi l'ecosistema Android e più in generale per i prodotti mobile.

Domenica 5 Gennaio 2014, 2 giorni prima dell'apertura ufficiale dell'International CES 2014 di Las Vegas, la storia si ripete con un nuovo evento stampa di NVIDIA con il quale l'azienda americana sceglie di anticipare quelli che saranno prodotti e tecnologie attesi per l'anno da poco iniziato.

Tegra K1 è il nome scelto da NVIDIA per annunciare quello che tutti attendevano essere Tegra 5, cioè la prossima generazione di architettura SoC che NVIDIA renderà disponibile sul mercato. Sino ad oggi questa soluzione è stata indicata da NVIDIA con il nome in codice di Logan.

Si tratta del primo chip che, come chiaramente rimarcato dal CEO di NVIDIA Jen-Hsun Huang, integra al proprio interno un'architettura di GPU della famiglia Kepler. Da questo la scelta del nome Tegra K1, volendo chiaramente indicare il passaggio evolutivo rispetto all'architettura Tegra di precedente generazione.

Tegra K1 integra al proprio interno 192 CUDA cores, lo stesso quantitativo che NVIDIA integra in un singolo modulo SMX presente all'interno delle GPU Kepler attualmente in commercio. E' proprio l'integrazione dell'architettura Kepler all'interno della famiglia Tegra che permette ad NVIDIA di poter affermare come vi sia stata una unificazione tra le piattaforme PC, console e mobile verso un'unica architettura e un singolo engine.

A testimoniare la radicalità di questo approccio NVIDIA cita Tim Sweeney, fondatore di Epic Games e uno dei più quotati e rispettati sviluppatori nel mondo dei videogiochi. Per Sweeney è al momento possibile qualsiasi tipo di applicazione grafica che venga eseguita da un PC o da una delle nuove console di fascia alta e fare in modo che questo venga eseguito anche da un dispositivo dotato di SoC Tegra K1. Questo risultato è per certi versi impensabile per Sweeney, che riteneva raggiungibile un obiettivo di questo tipo non prima di 3 o 4 anni da oggi.

Quali sono le potenzialità di questo prodotto? NVIDIA ha scelto di mostrare un confronto con Playstation 3 e Xbox 360, quindi le due console di precedente generazione, segnalando come Tegra K1 vanti una potenza di elaborazione superiore con un livello di TDP che è pari a 1/20, passando dai 100 Watt delle due console ai 5 Watt della nuova proposta NVIDIA. Nel confronto con il SoC Apple A7, utilizzato in iPad Mini con Display Retina, iPhone 5S e iPad Air, le prestazioni di Tegra K1 sono ben più elevate, con un dato che è più di 2 volte quello registrato dal SoC A7 nel test GFXBench 3.0 Manhattan.

NVIDIA renderà disponibili al debutto due distinte versioni di chip Tegra K1. La prima prevede l'abbinamento con una componente CPU dual core basata su architettura Denver di NVIDIA. La seconda sarà invece costruita integrando chip quad core basati su architettura Cortex A15s. La prima è dotata di supporto ai 64bit, in quanto basata sul set di istruzioni ARMv8 64bit; la seconda è invece una tradizionale a 32bit.

Entrambe di tipo Superscalare, nel primo caso a 7 vie e nel secondo sino a 3 vie, con frequenze di clock massime pari rispettivamente a 2,5 GHz e 2,3 GHz. Significative differenze anche per quanto riguarda la cache L1: due blocchi da 32 Kbytes ciascuno per dati e istruzioni per la soluzione Quad A15 contro i 128 Kbytes per dati e 64Kbytes per le istruzioni implementati in Tegra K1 con core CPU Denver. La prima versione di Tegra K1 attesa al debutto sarà quella con core Cortex A15 prevista per la prima metà del 2014, mentre per la declinazione a 64bit con core Denver dovremo attendere la seconda metà del 2014.

La nuova architettura Tegra K1 troverà spazio anche nel mondo delle automobili: NVIDIA ha sin d'oggi indicato quello che sarà il chip destinato ai propri partner presenti nel mondo automotive con, con il nome di Tegra K1 VCM. E' evidente come questo sia un mercato potenzialmente molto interessante per l'azienda americana che del resto già con un paio di precedenti generazioni di SoC Tegra è riuscita a ben proporsi nel segmento.

L'importanza di poter disporre di un processore molto potente in un'automobile assume una certa importanza se si pensa al numero di sensori che vi si trovano integrati, ma anche in riferimento a quelli che verranno (fra pochissimo): sono stati citati ad esempio il riconoscimento automatico dei cartelli stradali, il calcolo delle distanze e velocità dei veicoli che si trovano nelle vicinanze della propria vettura, la valutazione di rischio per quanto riguarda i pedoni e molto altro ancora.

L'annuncio odierno del nuovo SoC Tegra K1 apre spazio, quantomeno sulla carta, a numerosi nuovi prodotti che verranno presentati dai partner NVIDIA nel corso dell'anno. Riteniamo che il Mobile World Congress di Barcellona, evento che aprirà i battenti il prossimo 24 Febbraio, sarà una sede nella quale NVIDIA anticiperà ulteriori informazioni sui propri prodotti della serie Tegra K1 oltre a fornire nuovi dettagli architetturali su Denver, la propria CPU con supporto ai 64bit che verrà resa disponibile nella prima declinazione proprio in Tegra K1.


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Acer Icona A1-830 e B1-720: tablet low cost al CES 2014

129,00 Dollari USA (come riportato da CNET) è il prezzo da pagare per il nuovo Iconia B1-720 di Acer, che avremo modo di vedere al CES di Las Vegas che si terrà la settimana prossima. Questo modello è di fatto un aggiornamento del noto Iconia B1-A71, da cui si differenzia per il design più sottile, nonché una piattaforma hardware leggermente più performante. Il sistema operativo installato è Android nella versione Jelly Bean 4.2.1, la memoria RAM è di 1GB mentre il processore opera alla frequenza di 1,3GHz, ed è di natura dual-core.

Acer B1-720

L'archiviazione interna non è male, essendo di 16GB (anche in considerazione del prezzo), che può comunque essere espansa di ulteriori 32GB con l'adozione di una scheda microSD. Il display ha una diagonale di 7 pollici e una risoluzione di 1024x600 pixel, mentre l'autonomia dichiarata è di circa 5 ore. Disponibilità a partire da metà gennaio.

Acer A1-830

L'altra proposta Acer attesa per il CES 2014 è il modello Icona A1-830, anche in questo caso una versione migliorata rispetto a proposte precedenti di simili caratteristiche. Lo chassis ora è in alluminio, mentre la diagonale del display è di 7,9 pollici 1024x768 pixel, con rapporto 4:3. Se qualcuno nota somiglianze molto spiccate con iPad mini... non sbaglia: la diagonale è la stessa, così come il rapporto 4:3 che risulta abbastanza anomalo al di fuori del mondo Apple. Un iPad low cost con Android, vediamolo così, che vanta però 16GB di memoria espandibili di ulteriori 32GB tramite microSD.

Anche in questo caso il sistema operativo è Android Jelly Bean 4.2.1, mentre l'autonomia sale a circa 7,5 ore. La novità vera è l'utilizzo di una CPU Intel Atom Clover Trail+ Z2560 da 1.6GHz. Il prezzo dichiarato è di 179,00 Dollari USA.


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Polaroid: tre tablet con Android KitKat al CES 2014, e costeranno anche poco

Che il tablet sia ormai un oggetto del desiderio per moltissime persone in tutto il mondo non è un segreto. Tutti, o quasi, ci siamo ritrovati ad apprezzarne le qualità pur con i dovuti distinguo rispetto a un PC vero, ma resta il fatto che l'incredibile successo riscosso da questi dispositivi non accenna a placarsi.

Polaroid

Non stupisce quindi che molte aziende si stiano dedicando alla realizzazione di modelli adatti a competere nel mercato, anche da parte di marchi che non sono direttamente associabili a quello informatico. E' il caso di Polaroid, che nel corso del CES di Las Vegas presenterà la propria gamma, che dovrebbe avere prezzi di acquisto particolarmente allettanti.

I nomi scelti per i prodotti sono Q7, Q8 e Q10, rispettivamente equipaggiati con display di diagonale 7", 8" e 10". Interessante notare come la versione di sistema operativo scelta da Polaroid sia Android 4.4 KitKat, mentre non si sa molto riguardo al resto della piattaforma, se non che verrà equipaggiata con un processore quad-core dal prezzo contenuto (fonte: Engadget). Molto interessanti invece le voci che riguardano i prezzi: il range va da 129,00 a 179,00 dollari che, anche a fronte di un cambio 1 a 1 con l'Euro, risulterebbero appetibili anche per l'adozione on board della porta HDMI.

Appuntamento al CES 2014 dunque, dove la redazione di Hardware Upgrade sarà presente per informarvi su tutte le novità in arrivo dal deserto del Nevada.


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ThinkPad X1 Carbon e Thinkpad 8 le due novità mobile di Lenovo

Il primo annuncio di Lenovo al Consumer Electronic Show 2014 di Las Vegas riguarda la terza generazione di Ultrabook della serie ThinkPad X1 Carbon, quello che da Lenovo viene definito come il più leggero notebook con display da 14 pollici di diagonale. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'impiego di fibra di carbonio, con un peso specifico inferiore rispetto a alluminio e magnesio ma una superiore resistenza rispetto ad entrambi.

Tra le caratteristiche di rilievo di questa nuova serie di Ultrabook segnaliamo latecnologia Rapid Charge, grazie alla quale la batteria del notebook viene ricaricata dell'80% della capacità massima in un tempo di circa 1 ora. La batteria viene dichiarata da Lenovo in grado di assicurare un'autonomia complessiva sino a 9 ore, grazie principalmente all'utilizzo di una piattaforma basata su architettura Intel Haswell

Per i notebook Lenovo dotati di OneLink connector, come i nuovi modelli Thinkpad X1 Carbon, l'azienda cinese propone anche una nuova docking station, indicata con il nome di ThinkPad OneLink Pro Dock. Tra le caratteristiche tecniche di questa docking station segnaliamo la presenza di varie porte USB, connettori audio e Ethernet oltre a connessioni DisplayPort e DVI per display supplementari. La docking station integra al proprio interno un alimentatore da 90 Watt, con il quale poter alimentare e ricaricare non solo il notebook ma anche altri dispositivi mobile collegati attraverso porte USB.

Lenovo ha confermato il debutto nel mercato italiano di X1 Carbon entro la fine del mese di Gennaio; non conosciamo ancora il listino che verrà praticato nel nostro mercato. Per quello nord americano il prezzo parte da 1.299 dollari tasse escluse, con un prezzo di 179 dollari per OneLink Dock Pro.

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Accanto agli Ultrabook Thinkpad X1 Carbon Lenovo presenta anche i tablet della serie ThinkPad 8, basati su piattaforma Intel della famiglia Bay Trail e abbinati a sistema operativo Windows 8 Pro. Si tratta di soluzioni orientate al target professionale, costruiti con una struttura in alluminio. Alla base di questi prodotti un display da 1920x1200 pixel di risoluzione, storage sino a 128 Gbytes di capacità e supporto a connettività LTE oltre che WiFi.

Una delle peculiarità di questo nuovo tablet Lenovo è possibilità di venir utilizzato in 3 differenti configurazioni: Tablet Mode, quello tradizionale di un tablet quando ci si trova in movimento; Desktop Mode in abbinamento ad una base con tastiera opzionale o ad una dock con display; Tent Mode, utilizzando la Quickshot cover accessoria. ThinkPad 8 verrà commercializzato in nord America a partire dalla fine del mese di Gennaio, ad un prezzo d'ingresso pari a 399 dollari USA.


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Thinkpad 8 e ThinkPad X1 Carbon live in video

Abbiamo anticipato le caratteristiche tecniche di due nuovi prodotti che Lenovo ha presentato all'International CES 2014 di Las Vegas con questa notizia. E' ora la volta della nostra presa di contatto iniziale con i due prodotti in attesa della commercializzazione per il mercato italiano attesa nel corso delle prossime settimane per il modello ThinkPad X1 Carbon.


Lenovo ThinkPad 8


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