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Gresso Regal R1: smartphone Android in titanio da 3.000$

Written By Unknown on Senin, 03 November 2014 | 23.45

Gresso è uno di quei produttori che in passato ci propinava feature phone a 50.000$. Il segmento dei telefoni cellulari di lusso è comunque cambiato, e di molto, negli ultimi anni, offrendo agli utenti non solo dispositivi senza compromessi dal punto di vista della qualità e dei materiali delle finiture, ma anche prodotti dotati di tutte le funzionalità necessarie per essere definiti smartphone.

Gresso Regal R1

I vari Vertu o Gresso non hanno le ultime tecnologie disponibili su piazza, né dispongono della lunga lista di specifiche tecniche tipiche di un Galaxy Note 4, tuttavia offrono all'utente le funzionalità avanzate di Android e un buon comparto hardware, il tutto rifinito in una scocca caratterizzata da materiali esclusivi, non facilmente implementabili nei prodotti più puramente commerciali.

Gresso Regal R1, la nuova creatura del produttore russo, non costa 3.000$ per il suo quad-core da 1,5GHz o per il suo display da 5" Full HD protetto da una lastra di Gorilla Glass, e nemmeno per le due fotocamere da 8 e 5 MP. Il suo prezzo deriva dall'assemblaggio a mano, dal titanio grado cinque utilizzato per la scocca posteriore e dalle caratteristiche della scocca esclusive nel segmento dei dispositivi di lusso. La superficie si sviluppa in 143,2 x 70,2 mm e lo spessore è di soli 8,8 mm, numeri che danno a Regal R1 il diritto di accedere alla prima posizione fra gli smartphone di lusso più sottili.


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Battlefield 5 arriverà nella stagione natalizia 2016

A margine della pubblicazione dei risultati finanziari per il suo anno fiscale 2015, Electronic Arts ha confermato ufficialmente che Battlefield 5 arriverà "solo" nella stagione natalizia 2016, visto che dovrà lasciare spazio prima a Battlefield Hardline, posticipato da questa stagione natalizia al 2015, e a Star Wars Battlefront, un altro progetto curato dalla software house svedese DICE.

Battlefield

Hardline adesso è previsto per marzo 2015, mentre Battlefront arriverà insieme al prossimo film di Star Wars, quindi nella stagione natalizia 2015. Per Battlefield 5, invece, se ne riparlerà l'anno successivo.

Battlefield 5, quindi, arriverà tre anni dopo il suo predecessore. In questo modo, EA si garantisce un "major multiplayer title" per ogni stagione natalizia.

"Non significa necessariamente che stiamo rilasciando Battlefield a cadenza annuale", ha detto Patrick Soderlund, EA Studios executive vice president. "Capisco che alcune persone possono vedere le cose in questo modo, ma EA non ha bisogno dei rilasci a cadenza annuale".


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Benchmark manipolati su Pentium 4 dettano la storia delle CPU: Intel paga dopo 15 anni

Leggendo fra le righe l'esito dell'annosa class-action conclusasi nelle scorse ore, la storia delle due più grandi multinazionali del settore dei processori per PC è stata dettata da una grossa "manipolazione di benchmark". Correvano i primi anni 2000 quando Intel non aveva tecnologie in grado di battere con eloquenza i prodotti della concorrente diretta, anni in cui apparentemente i benchmark avrebbero favorito i prodotti di Santa Clara, mostrandoli in prima posizione rispetto alle CPU di AMD.

Intel sfruttava una serie di benchmark che, secondo l'esito della class-action, presentava valori contrastanti con l'uso reale dei vari processori. Le suite "manipolate" venivano poi utilizzate da realtà di terze parti, come ad esempio nelle recensioni dei siti specializzati che, forti della loro imparzialità, si trovavano costretti a denunciare le performance inferiori dei prodotti AMD, penalizzando questi ultimi nelle vendite e nei risultati commerciali.

"Questa causa riguarda la manipolazione dei punteggi delle prestazioni dei Pentium 4 da parte di Intel, in violazione delle leggi sulla concorrenza sleale vigenti in California", si legge sul sito ufficiale della class action. "L'azione legale vuole determinare anche se HP fosse a conoscenza del fatto e abbia assistito Intel nel manipolare i risultati dei benchmark della CPU Pentium 4". Insomma, Intel avrebbe sfruttato risultati falsificati, ed Hewlett Packard spalleggiato il partner commerciale per avere vantaggi indiretti nella vendita dei sistemi.

L'esito della class action arriva dopo quindici anni, periodo di tempo in cui Intel è riuscita a creare un gap consistente nei confronti dei prodotti della diretta concorrente di Sunnyvale, grazie anche ai proventi maturati dalle vendite delle precedenti generazioni di CPU. Sembra pertanto lecito chiedersi oggi, dopo quindici anni di risultati altalenanti per AMD, se qualcosa sarebbe cambiato dal punto di vista commerciale se le autorità avessero pubblicato per tempo i presunti brogli da parte di Intel, e come l'intera situazione sarebbe potuta tornare a vantaggio della stessa AMD. Ma forse ormai è troppo tardi per quesiti del genere.

La sconfitta di Intel si traduce in un rimborso di 15$ da parte della multinazionale per alcuni utenti americani che avevano acquistato un processore Pentium 4 fra il 20 novembre 2000 ed il 30 giugno 2002 e che richiederanno i soldi entro e non oltre il 14 aprile 2015. Inoltre, la società di Santa Clara devolverà 4 milioni di dollari ad istituti no-profit, finalizzati per l'acquisto di computer e sistemi dotati di architetture Intel ad uso educativo.


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Questa è la prima pagina web in assoluto, e risale al 1989

Venticinque anni fa, Tim Berners-Lee sviluppava l'idea che sarebbe stata alla base del World Wide Web dai laboratori del CERN in Svizzera. Nel 1989, l'informatico esprimeva per la prima volta il concetto di ipertesto, da cui sarebbe nata la prima pagina web: "Un'iniziativa di recupero informazioni ipermediali ad ampio raggio, con l'obiettivo di dare accesso universale ad un grande universo di documenti", nasceva con queste parole il World Wide Web.

Prima pagina web in assoluto

Da questo brutto, ma affascinante, agglomerato di link nasceva quel fenomeno di grande portata di cui non possiamo fare a meno con Twitter, Facebook, Google, WhatsApp fra i tanti servizi del web che corroborano ed allietano la nostra vita giorno dopo giorno. Questa pagina con poche decine di collegamenti dava il via ad un mercato di miliardi di dollari, con standard e specifiche sempre in evoluzione contestualmente all'avanzamento delle tecnologie di connettività.

Nel corso del tempo si fa sempre meno riferimento al World Wide Web, dal momento che il concetto di rete si fa più vago ed invisibile, con internet che si completa con infrastrutture più complesse come il cloud, i protocolli P2P, ma anche lo sviluppo di applicazioni per mobile. La consultazione delle informazioni sul web si fa sempre una materia più diversa e diversificata, in cui l'accesso al W3 diventa sempre più trasparente.

Il protocollo WWW è comunque ancora la base portante dell'informazione su internet e, per quanto nascosto da app per smartphone o altre modalità d'accesso, è ancora lì, dopo 25 anni dalla sua nascita. Per i nostalgici, è possibile visitare la prima pagina web con il proprio browser a questo indirizzo.


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Un trimestre difficile per Sony, penalizzata dai prodotti mobile

Risultato finanziario decisamente negativo per Sony quello del trimestre da poco concluso: a fronte di un fatturato di circa 17,4 miliardi di dollari l'azienda giapponese ha chiuso con una perdita netta di 1,2 miliardi di dollari. Il secondo trimestre fiscale dell'esercizio 2015, chiuso lo scorso 30 Settembre, ha visto un aumento del fatturato del 7,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma questo non ha comunque permesso di contenere il dato negativo.

La perdita netta è frutto del risultato della divisione Mobile Communications, capace di una crescita del fatturato del 2% sino a 2,8 miliardi di dollari ma con una perdita operativa di ben 1,6 miliardi di dollari. Di fatto questa divisione, con il proprio risultato, è responsabile della perdita complessiva dell'azienda e ha eroso i dati positivi provenienti dalle altre divisioni.

Un esempio di dato positivo interno all'azienda viene dalla divisione Game and Network Services, capace di totalizzare un fatturato di 2,8 miliardi di dollari e un utile operativo di 200 milioni di dollari. Il fatturato è in questo caso in forte crescita, +83% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie in particolare ai dati di vendita positivi della console PlayStation 4.

Risultati positivi di simile portata sono quelli delle divisioni Home Entertainment and Sound, oltre che da quella Devices: per entrambe fatturato superiore a 2 miliardi dollari con un utile netto trimestrale positivo per circa 350 milioni di dollari sommando i risultati di queste divisioni. Alla luce di questa situazione Sony deve valutare come invertire la tendenza nella propria divisione Mobile Communication, per evitare che i risultati di questa incidano così pesantemente sui dati complessivi dell'azienda. Nel frattempo Sony mette le mani avanti, specificando come si attenda per la fine dell'anno fiscale al 31 Marzo un risultato negativo per circa 2,1 miliardi di dollari.


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Scambio di file fra iPhone e dispositivi Android, e molto altro, grazie a Google Copresence

Google ed Apple affrontano il mercato degli smartphone con due strategie di mercato essenzialmente agli antipodi: più aperta e libera la prima, chiusa in un ecosistema proprietario e blindato la seconda. Si tratta di scelte che portano, in maniera differente, agli ottimi risultati trimestrali delle due società: quelli di Google alimentati dal grosso bacino d'utenza raggiunto, quelli di Apple dalle vendite dei dispositivi appartenenti all'ecosistema.

Google Copresence

Ma Google vuole aprire i propri dispositivi anche alle piattaforme della concorrenza, fra cui iOS, implementando il servizio Copresence all'interno delle prossime versioni dei Google Play Services. Sfruttando questa nuova API, le varie applicazioni potrebbero essere in grado di condividere foto, file, messaggi, informazioni sulla navigazione satellitare, ed altri contenuti anche se installate in due dispositivi di piattaforma differente.

Si tratta di una funzionalità che potrebbe essere il frutto delle recenti acquisizioni di Bump e SlickLogin da parte di Google. Secondo quanto specificato da Android Police, che ha avuto modo di analizzare l'ultimo APK dei Google Play Services, Copresence potrebbe consentire il pairing fra due dispositivi di piattaforma diversa attraverso il Bluetooth, favorendo la condivisione di file via Wi-Fi o Wi-Fi Direct.

Alcune tracce di Copresence sono già disponibili nei canali per sviluppatori sotto forma di API sperimentali. Secondo le fonti che hanno portato alla luce le novità, il rilascio della funzionalità potrebbe essere effettuato nelle prossime settimane con l'obiettivo di avvicinare il più possibile le piattaforme concorrenti, a tutto vantaggio di noi utenti finali.


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Evernote

scheda aggiornata 1 ora fa

Evernote è una comoda utility per scrivere e condividere note, appunti, immagini e altro ancora. Tutti i contenuti creati vengono associati a un account personale e sarà così possibile accedere ai propri dati utilizzando il web o anche un dispositivo mobile.


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